Vendita Green Hill, diventerà un maneggio?

La Marshall, azienda americana che guidava lo stabilimento, ha annunciato di lasciare il paese e di abbandonare l'attività che ora finisce sul mercato.

Più informazioni su

(red.) La decisione dell’azienda americana Marshall di interrompere l’attività di ricerca e sperimentazione sugli animali in Italia e di mettere in vendita lo stabilimento Green Hill di Montichiari, nel bresciano, ha fatto esultare le associazioni animaliste. La notizia è stata comunicata dalle autorità al sindaco Mario Fraccaro e non senza polemiche. L’organizzazione, infatti, ha sottolineato di voler abbandonare l’Italia nel momento in cui il Paese, recependo nel 2014 una direttiva europea, ha reso impossibile la sperimentazione sugli animali.

Quindi la Marshall lascia il nostro Paese, vendendo sul mercato lo stabilimento da 4.500 metri quadrati e formato da cinque capannoni. Al momento restano ancora le bocche cucite sulla nuova destinazione, ma potrebbe avviarsi una sorta di regola di contrappasso al contrario. Se prima, infatti, venivano ospitati i cani beagle da laboratorio, si potrebbe far largo l’ipotesi di un maneggio o di un allevamento di cavalli.

Il motivo riguarda anche il fatto che la zona, dal punto di vista del piano di governo del territorio, non consente l’apertura di attività commerciali o produttive. Intanto, quel che è certo è che gli ultimi due dipendenti di Green Hill hanno perso il posto di lavoro dopo l’abbandono dell’azienda americana.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.