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Lago d’Idro, alla ricerca di una mediazione

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VIA AL DIALOGO
PER RISOLVERE
L'EMPASSE SUL
CANALE ENEL


(red.) Il muro contro muro tra agricoltori della Bassa e cittadini residenti sulle sponde del lago d’Idro pare ammorbidirsi. Le posizioni in campo, da una parte il fabbisogno di acqua per i campi, dall’altra la volontà di tenere alto il livello dell’Eridio per salvarlo da incuria e inquinamento, hanno iniziato, quantomeno, a confrontarsi. L’occasione è stato l’incontro svoltosi venerdì a Brescia, in Prefettura, durante il quale è stato aperto un tavolo di confronto attorno al quale si sono seduti sindaci e agricoltori. Un dato positivo di partenza, il livello del lago salito a 368 metri nella giornata precedente, ha permesso agli astanti di discutere in modo sereno, con la volontà di trovare un punto d’incontro.
La questione da risolvere è lo stallo che riguarda lo sbarramento del canale Enel di Idro: una diga provvisoria che, creata per permettere alcuni lavori di manutenzione, non è stata ancora rimossa.
Tutti i comuni che si affacciano sul bacino lacustre, insieme alla Comunità montana, hanno sottoscritto un accordo di programma per realizzare uno sbarramento definitivo: 45 metri di cemento per ricollegare due spiagge e per sistemare definitivamente la cosa. Tutto ciò permetterebbe uno scarico, seppur minimo, con l’acqua che tornerebbe ad uscire dal lago salvaguardandone la naturalità e approvvigionando comunque le coltivazioni della Bassa.
Una soluzione che agli agricoltori non basta, perché non garantisce una sufficiente portata in caso di abbassamento del livello dell’Eridio.

Una mediazione finale, ovviamente, ancora non c’è stata, ma la discusisone continua. Il prossimo appuntamento è fissato per lunedì, sempre in Prefettura, per un incontro alla presenza anche dell’Enel.

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