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Capriolo, il sindaco dice no nal traliccio Telecom

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CAPRIOLO, NO
AL TRALICCIO
TELECOM IN
LARGO TERZI

Il progetto di costruzione di un traliccio altro 30 metri in pieno centro al paese fa drizzare le antenne del sindaco di Capriolo, Amerigo Lantieri de Paratico, il quale promette battaglia. Si tratta di una stazione per la radiotelefonia mobile che la Telecom vorrebbe erigere in largo Terzi, in un piccolo lotto cintato di fianco ad una pizzeria. “Il progetto ci è stato presentato il 20 dicembre scorso – ha raccontato alla stampa il primo cittadino di Capriolo  -. Già corredato da un parere positivo dell’Arpa sull’ammissibilità dell’inquinamento elettromagnetico prodotto. Non vogliamo né possiamo discutere il benestare dell’Arpa, ma critichiamo il modo in cui la Telecom sta cercando di dotarsi della stazione. 
Dopo aver valutato la richiesta, il 4 gennaio è arrivato lo stop all’inizio dei lavori da parte dell’Ufficio tecnico comunale, il quale ha negato l’autorizzazione. Un diniego di fronte al quale la società telefonica ha deciso di fare ricorso al Tar. Una scelta che ha fatto a dir poco arrabbiare il sindaco Lantieri de Paratico: “Siamo un ente pubblico, pronto a dialoghare con tutti. La Telecom ha sbagliato a non giocare la carta del dialogo”.
A seguito dell’azione legale da parte del gestore telefonico, il sindaco ha messo in campo le sue contromosse, annullando il precedente diniego al fine di farsi presentare, entro dieci giorni, ulteriori elementi di valutazione su cui presentare poi le proprie conclusioni. “Controdeduzioni che stiamo preparando, e che presenteremo tra un mese – ha spiegato ancora il primo cittadino -. E’ chiaro che il traliccio lì non può starci: si tratta di una zona intensamente abitata con almeno 500 famiglie, oltretutto a soli 300 metri dalla Casa di riposo, da due asili nido privati, dalle tre Comunità per mamme, bimbi e adolescenti delle Suore Poverelle”.

La giunta del paese, comunque, si dice aperta al dialogo ed è pronta a offrire un sostegno logistico. “Siamo pronti a aiutare la Telecom a trovare un’altra area più idonea sul nostro territorio – ha concluso Lantieri -: l’infrastruttura potrebbe essere dirotta nella zona industriale dove potrebbe sfruttare la fornitura Enel già esistente, oppure in qualunque altra zona di campagna.

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