Le rubriche di QuiBrescia - AMBIENTE & SALUTE

Caldo record, comincia la grande sete

Più informazioni su

RECORD
rigaverdone.gif
CALDO,
COMINCIA
LA GRANDE
SETE


(red.) Il comparto agricolo bresciano è davvero preoccupato per la siccità che si sta preannunciando nel Bresciano. Oggi, a fine aprile, si cominciano a sentire i primi disagi, a giugno, però, la situazione potrebbe letteralmente precipitare. La scarsità di pioggia, infatti, presto obbligherà un massiccio intervento irriguo. Purtroppo i bacini idrici sono già quasi allo stremo della propria portata, a causa di un inverno secco e particolarmente mite che non ha portato precipitazioni in grado di ricaricare ghiacciai e laghi. Tra qualche giorno, quindi, le colture (mais e pomodori in primis) che hanno subito uno sfasamento del proprio ciclo vitale, dovranno essere bagnate quotidianamente.
In effetti nella nostra provincia era da tempo che non si registrava un aprile così caldo. I dati ufficiali pubblicati dalla base meteorologica di
Ghedi torre e rielaborati dal sito di appassionati bresciani
meteobrescianetwork, confermano che, fino ad ora, è stato il mese più caldo che si sia mai registrato nella nostra provincia, superando di gran lunga tutte le rilevazioni effettuate nella stazione di Ghedi dal dopoguerra ad oggi (martedì sfiorati i 30 gradi di massime).
Intanto in molte zone della provincia si temono le prime schermaglie legate all'acqua. La situazione più tesa è a Idro, dove gli agricoltori hanno detto che il primo maggio manifesteranno per la Valsabbia chiedendo che venga annullata l'ordinanza sindacale (pronunciata dal primo cittadino Augusta Salvaterra) che vieta un'escurione superiore a un metro e mezzo di Lago. la normativa attuale, spiegano Coldiretti, Upa e Cia, concede un'escursione pari a 3,25 metri, "e ci impegneremo affinchè tale normativa venga rispettata, visto che a valle 60 mila ettari di mais attendono l'acqua del fiume Chiese". La replica della Salvaterra, appoggiata dai comitati di tutela del lago e da numerosi cittadini della riviera, però, è secca: "L'Eridio è un bacino di origine glaciale e non è stato creato ad uso e consumo degli agricoltori; deve essere tutelato".

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.