Stop ai fanghi di depurazione nei campi in 59 comuni bresciani

La Regione ha vietato l'impiego dei fanghi per uso agronomico in 167 località della Lombardia nella stagione agricola 2020/2021.

(red.) La Regione Lombardia ha vietato anche per l’anno campagna 2020-2021 lo spandimento dei fanghi da depurazione per uso agronomico in 167 Comuni del territorio. Lo ha fatto con un decreto che autorizza l’impiego dei fanghi per uso agronomico solo su terreni non localizzati in comuni in cui la produzione di effluenti da allevamento, dovuta al carico zootecnico, superi il limite fissato dalla Direttiva nitrati e dalla norma regionale di settore (170 kg N/ha/anno per le zone vulnerabili; 340 kg N/ha/anno per le zone non vulnerabili).

Il provvedimento interessa direttamente 59 comuni della provincia di Brescia. Si tratta di Acquafredda, Alfianello, Bagnolo Mella, Barbariga, Bedizzole, Berlingo, Borgo San Giacomo, Calcinato, Calvisano, Capriano del Colle, Carpenedolo, Castegnato, Castenedolo, Castrezzato, Chiari, Cigole, Coccaglio, Comezzano – Cizzago, Corzano, Dello, Flero, Gambara, Ghedi, Gottolengo, Isorella, Leno, Lograto, Lonato del Garda, Manerbio, Milzano, Montichiari, Montirone, Nuvolento, Offlaga, Orzinuovi, Orzivecchi, Ospitaletto, Paderno Franciacorta, Pavone del Mella, Pompiano, Poncarale, Pontevico, Pontoglio, Pralboino, Quinzano d’Oglio, Remedello, Roccafranca, Roncadelle, Rovato, Rudiano, San Gervasio Bresciano, San Paolo, San Zeno Naviglio, Seniga, Urago d’Oglio, Verolanuova, Verolavecchia, Villachiara, Visano.

La Lombardia”, ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi, “predilige infatti la materia organica per la concimazione dei campi”.
“Per questo”, continua Rolfi, “nei comuni dove esistono allevamenti che nel loro complesso producono un quantitativo di effluenti che supera il fabbisogno di azoto delle colture vietiamo l’utilizzo dei fanghi”.
In questo modo”, sottolinea ancora l’assessore, “l’agricoltura lombarda è sempre più green e attenta alla sostenibilità dei cicli produttivi. La Regione vuole difendere una delle pianure più fertili al mondo, che rappresenta un patrimonio inestimabile per la produzione agroalimentare. I fanghi eventualmente devono essere considerati come integrativi e non sostitutivi della materia organica”.

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