Ambiente e innovazione in “Aeroporti 2030”: c’è anche Montichiari
Lo scalo bresciano, controllato da Verona, fa parte del piano di sviluppo all'insegna della sostenibilità ambientale.
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(red.) C’è anche lo scalo bresciano “Gabriele d’Annunzio” di Montichiari, controllato dalla Catullo di Verona, nella nuova associazione “Aeroporti 2030” nata e definita nelle ore precedenti a sabato 26 giugno. Del sodalizio, oltre a Montichiari, fanno parte anche gli aeroporti di Roma Fiumicino e Ciampino, Venezia, Treviso e Verona. L’obiettivo del nuovo gruppo è di rafforzare e promuovere l’innovazione, digitalizzazione e sostenibilità ambientale degli aeroporti italiani e come presidente è stato indicato Alfonso Celotto. Insieme i cinque scali (Brescia e Verona sono il primo alle dipendenze del secondo) sono il 40% del traffico italiano e ora si vuole puntare su digitalizzazione, sicurezza, innovazione e sostenibilità ambientale.
Per quanto riguarda l’aeroporto bresciano, il Gruppo Save a capo della gestione con Catullo propone piani di sviluppo tra sistemi energetici più efficienti, tecnologie a ridotto impatto ambientale, continuo controllo e monitoraggio delle emissioni, relazioni con le comunità locali per la determinazione delle opere di mitigazione e compensazione a favore degli stessi territori. “La costituzione di questa associazione che sono onorato di rappresentare testimonia la volontà dei principali player del sistema aeroportuale italiano di stare al passo con i tempi e guardare con determinazione al futuro. Non bisogna guardare più soltanto al qui e ora ma bisogna pensare al futuro attraverso il presente.
Lo sviluppo digitale, la sostenibilità, la globalizzazione – dice il presidente Alfonso Celotto – rendono i trasporti una delle principali sfide del nostro futuro. Un futuro connesso, collegato e veloce in cui trasporti e logistica assumeranno un ruolo sempre più strategico e decisivo. Oggi il settore aeroportuale sconta le difficoltà della crisi pandemica. Ma sappiamo bene che le crisi sono anche momenti di passaggio e di crescita: appena passerà la crisi, si ripartirà in maniera e così gli aeroporti che avranno fatto i maggiori passi in avanti in termini di transizione sostenibile e innovazione saranno in posizione di vantaggio, dimostrandosi soggetti di sistema pronti a contribuire al cambiamento e alla ripartenza del nostro Paese in un quadro sempre più mondiale”.
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