Aeroporto, Save vuole controllo della Catullo

Annuncio del presidente della società veneziana nell'ambito del sistema degli scali nel nord-est. Operazione fattibile nel 2017. Montichiari spettatore.

(red.) Resterebbe sempre in mani venete, ma con qualche chilometro più verso est. Ci sono movimenti in corso nella situazione del sistema degli aeroporti tra Lombardia e Triveneto, mentre lo scalo bresciano “Gabriele D’Annunzio” di Montichiari sta alla finestra.

Tutto è legato all’annuncio che Enrico Marchi, presidente di Save a capo dell’aeroporto di Venezia e maggiore azionista anche di Treviso, ha fatto a proposito dei voli. La Save, infatti, nel 2017 vorrebbe acquisire la maggioranza di Catullo, la società veronese che ha in concessione lo scalo bresciano.

Attualmente Save possiede il 40,3% delle quote del gruppo scaligero, mentre la cordata di Aerogest detiene il 47%. L’obiettivo di Venezia è di controllare la società arrivando fino all’80%, ma mantenendo le altre rappresentanze. In ogni caso la Catullo resterebbe autonoma, anche se con un diverso socio prevalente. E Montichiari guarda da spettatore.

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