Il D’Annunzio ha un nuovo alleato: Maroni

(red.) Brescia strattonata da Verona e Bergamo. In questi giorni si sta decidendo il futuro dell’aeroporto di Montichiari. Nel braccio di ferro fra il Catullo di Verona e l’aeroporto di Orio al Serio si è inserito Roberto Maroni.
Il presidente della Regione Lombardia è intervenuto lunedì 7 ottobre all’assemblea degli industriali di Bergamo. Nell’occasione Maroni si è dichiarato disponibile ad appoggiare l’asse Brescia-Bergamo, sedendosi al tavolo della trattativa. L’importante è non creare frizioni con il Veneto. Ogni decisione quindi dovrà essere presa in accordo con il presidente della regione Luca Zaia e con il sindaco di Verona Flavio Tosi.
Soddisfatto della scelta bergamasca anche Emilio Del Bono, che già da tempo aveva espresso le sue preferenze indicando l’aeroporto di Orio al Serio: «La Lombardia condivide la posizione della Loggia e di Abem nel contrastare il decreto che ha assegnato la concessione a Verona». Tuttavia perché l’accordo fra Bergamo e Brescia si possa fare serve il nulla osta di Verona. Lo scalo aereo monteclarense infatti è controllato dalla Catullo S.p.a., e niente si può fare senza il via libera di Abem. A ricordarlo lo stesso presidente di Abem Giuliano Campana e l’assessore in Broletto Giorgio Bontempi. «Chi comanda il tavolo è Verona; bisogna sedersi al tavolo con la Catullo», ribadiscono entrambi. Pena la sospensione delle trattative e il rischio di far precipitare tutto in un nulla di fatto.