Catullo, via libera all’accordo con Venezia

Primo sì dal Cda della società che gestisce gli scali di Verona e Montichiari all'ingresso di Save con una quota azionaria. La trattativa ha validità 30 giorni.

(red.) Via libera dall’assemblea dei soci della “Catullo SpA” al possibile ingresso di Save (che controlla gli scali di Venezia e Treviso) con una quota azionaria nella società che gestisce gli aeroporti di Verona e Brescia-Montichiari.
I soci della “Catullo” hanno dato il benestare a una trattativa in esclusiva con Save per 30 giorni. Una nuova assemblea poi valuterà gli esiti dell’offerta veneziana.
Nel luglio scorso Save, società quotata che gestisce gli aeroporti di Venezia e Treviso, ha messo sul piatto 25 milioni di euro per rilevare il 35% dello scalo veronese. Catullo spa, oltre all’aeroporto veneto gestisce anche quello lombardo di Brescia. Nella sua offerta, al momento l’unica arrivata sul tavolo degli amministratori della Catullo, Save chiedeva di avere una risposta entro il 30 agosto e martedì l’assemblea dei soci ha dato il via libera alla trattativa in esclusiva.
Fino alla scadenza del 30 settembre la società non valuterà altre proposte e solo all’esito degli approfondimenti dell’offerta di Save potrebbe prendere in considerazioni eventuali altre offerte.
Nei giorni scorsi, Sacbo (la società che gestisce lo scalo di Bergamo) ha inviato una lettera di intenti manifestando interesse per Catullo spa. Stando alla nota di Sacbo si spiegava che la società punta a stringere accordi «di vario genere, ancora da definire’ con lo scalo veronese ‘nel rispetto dei propri azionisti e dei territori di riferimento». Attualmente, Bergamo conta di valutare la situazione nel prossimo consiglio di amministrazione e di decidere, in quella occasione, se e quali eventuali condizioni presentare a Catullo. In ogni caso, lo statuto di quest’ultima prevede che il 51% del capitale sia riservato ai soci veronesi (di cui almeno il 20% in mano pubblica) e l’assemblea dei soci del 5 luglio scorso, che ha approvato il piano industriale, ha votato perche’ un eventuale socio di minoranza per essere accolto nel capitale sottoscriva il piano. Questa condizione è rispettata dall’offerta che ha presentato Save.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.