“Catullo”, primo ok all’accordo con Venezia

Primo parree favorevole del Cda della società di gestione degli scali di Villafranca e Montichiari all'offerta di Save di entrare con una quota nella compagine azionaria.

(red.) Il consiglio d’amministrazione della Catullo Spa, società di gestione dell’aeroporto di Verona Villafranca e del D’Annunzio di Montichiari (Brescia), ha deciso di sottoporre all’attenzione dell’assemblea dei soci, convocata per martedì prossimo 27 agosto, la proposta non vincolante di Save.
«Il consiglio d’amministrazione – si legge nel comunicato dell’azienda – che era stato informato della comunicazione formale dell’interesse da parte di Save Spa il 5 agosto scorso, ha valutato oggi (lunedì 19 agosto, ndr.) l’importante valore strategico della proposta, idonea alla realizzazione del piano industriale, approvato dai soci nell’assemblea di luglio. Il consiglio d’amministrazione ha inoltre analizzato il significativo miglioramento dell’efficienza del servizio pubblico che gli scali sarebbero in grado di offrire». La Save ha messo sul piatto un’offerta da 25 milioni di euro per il 35% della società di gestione dell’aeroporto di Verona. per arrivare a detenere fino al 35%. Un’operazione che valuta il 100% dell’aeroporto Catullo di Verona 71 milioni di euro di equity o 100 milioni di enterprise value.
Solo un anno fa, come riferisce Milano Finanza, uno studio dell’università di Padova aveva determinato il valore della società tra -12 e 20 milioni, ma da allora è stata ottenuta la concessione per l’aeroporto di Brescia, è stato esternalizzato l’handling (l’insieme dei servizi svolti in aeroporto finalizzati a fornire assistenza a terra a terzi) ed è stato interrotto il contratto con Ryanair che ogni anno era causa di ingenti perdite.
Per cui i soci dell’aeroporto Catullo di Verona potrebbero chiedere di più e istituire una commissione tecnico-legale per valutare la congruità dell’offerta e le modalità dell’operazione, che potrebbe spianare la strada alla nascita del polo veneto degli aeroporti, oppure aprire una gara internazionale.
L’aeroporto Catullo di Verona non è quotato a Piazza Affari, Save sì (+1,15% a 13,18 euro lunedì in borsa). Ma dopo la forte performance da inizio anno (+68%), gli analisti della sim ritengono che i prezzi attuali del titolo (enterprise value/ebitda 2014-2015 pari a 8,7-7,9 volte) riflettano correttamente i fondamentali della società tanto che hanno un rating hold e un target price a 12,5 euro come Intermonte che però ha un prezzo obiettivo a 13 euro.
Tuttavia, viene sottolineato, nel breve il titolo potrebbe essere sostenuto da buy-back in corso, dall’appeal speculativo per la riorganizzazione dell’azionariato e dall’eventuale semplificazione della struttura con la cessione della divisione Food & Beverage. L’eventuale cessione sarebbe una notizia positiva, in quanto permetterebbe una maggiore focalizzazione sul core-business della gestione aeroportuale, di incassare risorse che potrebbero essere utilizzate per investimenti negli aeroporti e/o il pagamento di un dividendo straordinario.

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