Catullo, Save mette sul piatto 25 milioni di euro

La società che gestisce gli scali di Venezia e Treviso ha manifestato interesse per entrare in società con Verona, proponendo un'acquisizione del 35% delle azioni.

(red.) La (nota) vicenda relativa al Sistema aeroporti del Garda potrebbe subire un’improvvisa virata di rotta. Questo, almeno, dopo la lettera contenente una manifestazione di interesse da parte della società veneziana Save di Enrico Marchi, la quale gestisce lo scalo veneziano di Tessera e di Treviso.
Sul piatto sono stati messi 25milioni di euro per l’acquisizione del 35% delle azioni della società veronese che, lo ricordiamo, gestisce anche l’infrastruttura bresciana di Montichiari.
Un’ipotesi che potrebbe “spostare” gli equilibri a favore del Veneto, mettendo in un angolo il socio bresciano D’Annunzio, già al centro di una precaria situazione e per il salvataggio del quale è necessaria un’infusione di nuovi fondi da soci privati?
Save potrebbe rivelarsi dunque un alleato strategico per la Catullo: la proposta veneziana si basa su un concambio azionario fino al 5% e il resto in contanti.
Come riporta il quotidiano L’Arena di Verona, la manifestazione d’interesse è stata accolta positivamente dal consiglio di amministrazione della Catullo che all’unanimità ha dato il via libera alla valutazione della proposta, senza tuttavia precludersi altre strade.
Un nuovo cda è convocato per il 19 agosto e quindi verrà indetta una nuova assemblea dei soci (di lì a qualche settimana) per dare eventualmente il via libera all’operazione.

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