A2a, 700 milioni di investimenti nel 2020. E sì alle aggregazioni

L'amministratore delegato del gruppo sottolinea che questo anno difficile si chiuderà con numeri maggiori al 2019.

(red.) Il 2020 si chiuderà, per la multiutility bresciana milanese A2a, con una serie di investimenti per 700 milioni di euro. E’ quanto ha detto ieri, martedì 14 luglio, l’amministratore delegato Renato Mazzoncini in occasione di un webinar organizzato da Utilitalia. Parlando anche del fatto che proprio gli investimenti alla fine dell’anno in corso saranno superiori rispetto a quelli del 2019 (627 milioni). Mazzoncini ha anche detto che 50 miliardi di investimenti proposti dall’associazione “non sono il libro dei sogni”, ma servono incentivi adeguati da parte del Governo per vari settori, a partire dall’idrico e dal teleriscaldamento.

“Oggi ci sono bonus per chi adotta delle soluzioni migliori dal punto di vista energetico – ha aggiunto – ma non per chi investe in campo ibrido. Servono anche investimenti nella rete elettrica. Usciremo dalla crisi solo se ci sarà lavoro e investimenti anche del settore privato e questo settore può ampiamente fare la sua parte”.

E sulle nuove intese “quello delle utility è un settore che ha dimostrato ampiamente le economie di scala, basta guardare all’evoluzione dell’ebitda delle aziende che hanno fatto aggregazioni. Con le ultime tornate di fusioni siamo arrivati a creare realtà macroregionali, ora è il momento di arrivare a player nazionali” ha concluso parlando di A2a.

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