Anfo, domiciliari alla maestra della materna

Lo ha deciso il gip lunedì mattina. La donna è accusata di aver maltrattato gli alunni della scuola. I carabinieri hanno indagato per un mese.

(red.) Sono stati concessi gli arresti domiciliari a Laura P., di 52 anni, la maestra della scuola materna di Anfo, in provincia di Brescia, accusata di aver maltrattato alcuni piccoli alunni. Lunedì mattina il gip Maria Paola Borio ha accolto le richieste del legale dell’insegnante. Secondo le prime informazioni la donna avrebbe negato ogni responsabilità.
L’arresto è scattato venerdì scorso,  dopo una serie di indagini dei carabinieri. Secondo l’accusa la docente avrebbe utilizzato metodi violenti nei confronti dei bambini: li avrebbe percossi, strattonati, rinchiusi in una stanza e obbligati a mangiare quando si rifiutavano di farlo. I piccoli che facevano capricci venivano chiamati “pecore nere”.
La denuncia, formulata da un dipendente della struttura, è partita ai primi del mese, per una situazione divenuta “insopportabile”, come ha raccontato ai militari.  Quindi sono iniziate le indagini degli uomini dell’Arma della Compagnia di Salò che, attraverso intercettazioni ambientali e telecamere nascoste, hanno raccolto informazioni.I maltrattamenti della 52enne, in carcere dallo scorso venerdì, sono stati ripresi da telecamere nascoste piazzate dai carabinieri nell’istituto di Adro. Almeno una decina gli episodi documentati.
La maestra è stat filmata mentre costringeva un bambino che era stato male a mangiare il proprio vomito, sotto gli occhi spaventati degli altri piccoli alunni. Da quanto emerso, sembra che la donna se la prendesse in particolare con quattro dei 16 bambini, due figli di stranieri, e altri due invece con qualche fragilità.
Intanto la scuola resterà chiusa fino a mercoledì. Gli alunni, inoltre, al loro rientro troveranno degli insegnanti nuovi.

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