Garda, rispunta la tassa di soggiorno

Soppressa nel 1989, torna l'imposta sul turismo. Sarà in vigore da aprile ad ottobre e verrà modulata in base alla categoria della struttura ricettiva.

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(red.) Tutte d’accordo le amministrazioni bresciane e veronesi dei comuni gardesani per il ripristino della tassa di soggiorno per i turisti che vengono ad alloggiare sul Benaco.
L’imposta di soggiorno era stata soppressa nel 1989 e tornerà in vigore già probabilmente a partire dal 2012.
Questo è possibile grazie al decreto legislativo sul federalismo fiscale, che consente alle località turistiche di istituire un’imposta a carico di chi alloggia nelle strutture ricettive.
Una manna dal cielo per gli enti locali sottoposti alla drastica cura dimagrante dei tagli ai trasferimenti dallo Stato, che in questo modo possono garantire i servizi turistici.
L’annuncio ufficiale è stato comunicato lunedì a Gardone Riviera, dove si è svolta la riunione, presso la Comunità del Garda, dei municipi lacustri.
Una tassa a natura prettamente locale dato che il gettito resterà a disposizione delle amministrazioni che potranno utilizzarlo esclusivamente per finanziare “interventi in materia di turismo, di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali, oltre che per servizi pubblici locali”.
Quanto costerà la nuova tassa di soggiorno? Una cifra fra gli 0,5 e i 2 euro per ciascun giorno di presenza (a fronte di un massimo di 5 euro previsto dal decreto legislativo), quantificata però in base alla tipologia della struttura ricettiva: 50 centesimi per ogni notte in residence, campeggi, b&b e hotel a 1 e 2 stelle; 0,80 euro nei camping 4 stelle; 1 euro negli hotel a 3 e 4 stelle; aliquota massima, 2 euro, per i 5 stelle.
La “nuova” imposta sarà in vigore solo dal 1° aprile al 31 ottobre di ogni anno. Minori di 13, portatori d’handicap, accompagnatori ed altre categorie saranno esentati.
Lunedì prossimo è fissato un incontro con le associazioni di categoria per comunicare la decisione ed ascoltare suggerimenti ed eventuali contrarietà che sicuramente non mancheranno dal momento che poi spetterà proprio agli albergatori applicare materialmente la tassa.
Perché entri in vigore definitivamente, il provvedimento deve essere sottoscritto da ciascun Consiglio comunale. Finora sono 30 i sindaci gardesani (tra veronesi e bresciani) che hanno detto “sì”.

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