Strage Cottarelli: due ergastoli

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    cottarelli.jpgRibaltata in Appello la decisione di primo grado. I cugini Marino sono colpevoli.


    cottarellicasa.jpg(red.) Ribaltando la sentenza d'assoluzione di primo grado, la corte d'Appello di Brescia ha inflitto l'ergastolo ai cugini trapanesi Vito e Salvatore Marino.
    Sono loro, secondo i magistrati, i responsabili dell'omicidio di Angelo Cottarelli, della moglie Marzenna Topor e del figlio Luca di 17 anni, avvenuto il 28 agosto 2006 nella loro villetta di via Zuaboni in città.
    Oltre al triplice omicidio, senza l'aggravante della premeditazione e dei motivi abietti, i Marino sono stati condannati anche per porto abusivo di arma. I difensori avevano chiesto l'assoluzione (
    leggi qui), mentre l'accusa si era battuta per l'ergastolo (vai all'articolo).
    Secondo la corte – presidente Enzo Platè, a latere Anna Petruzzellis – i cugini siciliani sono colpevoli di aver prima sparato e poi sgozzato per finire i compoinenti della famiglia bresciana e dovranno quindi scontare l'ergastolo e l'isolamento diurno per due anni. Nessuna premeditazione, però, ma un tentativo di estorsione finito nel sangue.
    Alla lettura della sentenza, arrivata verso le 17 dopo cinque ore di camera di consiglio, Mario Cottarelli, fratello di Angelo, è scoppiato in lacrime.
    Ora la difesa dei due condannati, che non erano in aula alla lettura del dispositivo e restano per il momento a piede libero, attende le motivazioni della sentenza e prepara il ricorso in Cassazione.

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