Macogna, “ci sono rifiuti inquinanti”

Il comitato antidiscarica ha svolto in privato vari prelievi che parlerebbero di alcuni elementi chimici oltre i limiti. Berlingo diffiderà Provincia.

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Macogna(red.) Nella discarica bresciana di Macogna dove vengono smaltiti i rifiuti inerti della Drr di San Polo, ci sarebbero alcuni valori chimici superiori, da due a tre volte, oltre il limite. Questo è l’esito che ha dato l’analisi svolta in privato dal comitato contrario alla cava. Prelievi su quattro lotti di scorie, da 3 chili ciascuno, fatti su tutti e quattro i camion che l’8 luglio avevano raggiunto il posto per smaltire il carico. Quelle analisi fatte in presenza dei carabinieri non hanno valore legale perché quelle ufficiali arriveranno dai controlli dell’Arpa. Ma intanto, in base ai primi numeri, gli attivisti hanno presentato un esposto alle stesse forze dell’ordine, Provincia, Regione, Asl, Arpa e ai Comuni di Travagliato, Cazzago San Martino, Berlingo e Rovato coinvolti dalla discarica.
Il documento di ottanta cittadini parla di “superamento di più di un valore, in tutti i campioni analizzati, dei limiti di concentrazione dell’eluato per l’accettabilità in discariche per rifiuti inerti, in particolare su molibdeno e Tds, i solidi disciolti totali”. Valori che, secondo il verbale, andrebbero oltre le tre volte sopra il limite. In pratica, il comitato ritiene fondata la preoccupazione di cosa venga scaricato nella cava in arrivo dall’Alfa Acciai e per questo chiede provvedimenti. Dal punto di vista chimico, per ogni campione sono stati presi in esame diciotto parametri di concentrazione. Il problema sarebbe il pozzo comunale a disposizione di Berlingo e Lograto che sarebbe vicino alla cava, oltre ad altri pozzi privati per l’acqua potabile, a uso domestico e per irrigare i campi e che, secondo il comitato, non sarebbero stati presi in oggetto dall’autorizzazione.
Il Tar di Brescia ha affidato alla consulente Laura Longoni le perizie sulle falde, ma ci vorranno mesi, mentre continua il deposito di rifiuti. Ogni giorno, secondo il comitato, arrivano venti camion al giorno, ma anche i Comuni si danno da fare. Per esempio Berlingo ha annunciato una diffida alla Provincia per fermare i trasporti di rifiuti finché la giustizia amministrativa non deciderà anche sui ricorsi dei paesi contro la discarica. Per questo motivo e per puntare i riflettori su altre cave, Legambiene e “Sos Terra” organizzano un presidio di protesta che partirà giovedì sera 30 luglio alle 19,30 da Sant’Antonio fino in via Albarotto. Solo a Montichiari ci sono A2a, Valseco, Ecoeternit, Edilquattro e Gedit per 9 milioni di metri cubi di rifiuti, poi la Seac 2 e la prevista apertura di Padana Green a Vighizzolo.

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