Brescia, ridotti i casi di prostituzione

La polizia locale ha aumentato i controlli sulle strade. Il risultato sono meno "lucciole" in strade e fenomeno spostato negli appartamenti.

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prostituzione(red.) I maggiori controlli disposti dalla polizia locale di Brescia nel 2015 rispetto all’anno scorso contro la prostituzione sulle strade hanno ridotto il fenomeno. I dati parlano di 257 interventi fatti finora nel 2015, mentre l’anno precedente erano stati 212, con un aumento di un terzo delle ore sul territorio. Attualmente ancora non c’è una legge sulla prostituzione, mentre la Merlin la considera sbagliata dal punto di vista morale, non legale. In ogni caso, secondo l’assessore alla Sicurezza di Palazzo Loggia Valter Muchetti, le multe di 500 euro ai clienti e i maggiori illeciti registrati hanno fatto diminuire gli episodi. Il comandante di polizia locale Roberto Novelli ha confermato anche il minor numero di sequestri delle auto.
A Brescia il fenomeno riguarda almeno 44 prostitute, per la maggior parte rumene, che sono quindi comunitarie e senza dover produrre documenti particolari. Aumentano, però, i casi negli appartamenti con la nuova idea di meretrici che diventano imprenditrici di loro stesse. La zona più frequentata dalle “lucciole” è via Valcamonica, mentre le altre sono via Sant´Eufemia e Piave. Finora quest’anno nei controlli sono state identificate in 22 prostitute e transessuali. Da una parte, quindi, aumenta il fenomeno nelle case di appuntamenti liberando le ragazze dalle strade, mentre Brescia sembra attrarre di meno i clienti. Altre vie dove viene praticata la prostituzione sono Milano, Piave, Badia e Santellone, anche se in via Milano sono calate. Quest’anno la Questura di Brescia ha emesso 11 foglia di via rispetto ai 6 del 2014.

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