Pensioni parlamentari, “applicare la Fornero”

La Lega chiede di abolire i "vitalizi faraonici" ai politici, applicando gli stessi criteri usati per i cittadini. Caparini: “Assegni in base a quanto versato”.

Più informazioni su

    Davide Caparini(red.) “Mai più vitalizi faraonici per eletti di lusso che arrivano a percepire assegni fino a 15 volte quanto versato. Per eletti e cittadini il sistema pensionistico deve funzionare nello stesso identico modo”.
    La Lega Nord – in una proposta di legge a prima firma del deputato bresciano Davide Caparini – vuole introdurre il metodo contributivo per il calcolo di tutti i vitalizi di parlamentari, ex parlamentari e consiglieri regionali, in carica e non, secondo il principio, precisa Caparini, “che ciascuno ‘riprende’ in base a quanto ‘versa’”.
    “Si percepisce in base a quanto versato, basta con anacronistiche regalie di Stato”, dice Caparini, che pone “assolutamente prioritario” restituire le istituzioni all’immagine più autentica di “persone a servizio dei cittadini” e non “una casta che si alimenta di privilegi”.
    “Prima del 2011 bastava un giorno da parlamentare per assicurarsi una lauta vecchiaia, poi, dal 2012, è stato introdotto il contributivo per le sole rendite maturate da quel momento in avanti, troppi ex parlamentari hanno così accumulato indebite ‘rendite di posizione’”, dice Caparini che il contributivo lo vuole estendere, retroattivamente, a tutti i vitalizi. Quanto alla legittimità la Lega cita sentenze della Corte Costituzionale che a più riprese ha stabilito che “il legislatore per esigenze di bilancio può ridurre trattamenti pensionistici in atto”.
    Le Regioni che non si adegueranno alla nuova disciplina dei vitalizi – è previsto nella pdl – subiranno una riduzione dei trasferimenti dallo Stato.
    “Cancelliamo anacronistici e vetusti privilegi. Basta con le disparità: gli eletti altro non sono che persone al servizio dei cittadini elettori e, quindi, devono valere anche per loro le regole ed i criteri imposti alla collettività dalla legge Fornero – dice Caparini -. E’ il momento di dimostrare, con i fatti, che la politica non è il luogo dei privilegi ma del servizio pubblico, mi auguro che i colleghi di tutti gli schieramenti possano aprire gli occhi su questa esigenza improrogabile”.

     

    Più informazioni su

    Commenti

    L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.