Onofri: “Per il Ctb persona seria e libera”

Piattaforma Civica interviene nel dibattito per la scelta della guida artistica del nostro Teatro pubblico. "Una selezione che parta dal merito".

francescoonofri(red.) Dopo l’approvazione in Consiglio Comunale della modifica allo Statuto del CTB, operazione tecnica indispensabile per poter assumere la qualifica di TRIC secondo il Decreto Franceschini, Piattaforma Civica si esprime sul delicato equilibrio tra libertà artistica e controllo della gestione amministrativa e finanziaria, chiedendo che sia definito, con molta chiarezza e trasparenza, il confine tra specifici ambiti.
“Il teatro – ha precisato Francesco Onofri nel suo intervento in Consiglio Comunale di ieri – ha anche una funzione di coscienza critica della società e dei suoi politici”. Chiederemo in primo luogo un’attenta valutazione della competenza e qualificazione di chi assumerà l’importante compito di guida artistica del nostro Teatro pubblico, figura da individuare tramite una seria selezione che parta dal merito. Dopo la nomina di direttore artistico, seppur per un breve periodo, di Gian Mario Bandera, presidente della compagnia del teatro degli Incamminati, oltre che presidente della Compagnia delle Opere Alto Milanese con sede a Busto Arsizio, vogliamo capire se esiste per la nostra città un pensiero che tenda a garantire la produzione di cultura libera e condivisa.
Infatti la nomina di Bandera si aggiunge all’incarico di delegato artistico che dal 2010 riveste Franco Branciaroli, storicamente regista e attore della compagnia del teatro degli Incamminati Soc.coop.a.rl. Non entriamo nel merito della qualità artistica e della professionalità delle persone coinvolte che diamo per scontata. Sarebbe però opportuno rendere chiara la visione strategica di tali scelte e se esse, poste in essere dal Cda, siano condivise, nelle loro ragioni, dai soci fondatori (Comune di Brescia, Regione Lombardia, Provincia di Brescia) che rendono attuabili economicamente tali strategie, le quali formano uno dei capisaldi della nostra produzione culturale, in stretto contatto con l’Università e tutto l’ambito scolastico.
“Il direttore artistico non può delegare i suoi compiti in modo continuativo e il Cda non dovrebbe avere competenze in merito al programma artistico”, ha detto chiaramente Francesco Onofri nel suo intervento al consiglio comunale.

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