Brescia, omofobia: condannato Taormina

L'avvocato aveva detto che «non avrebbe mai assunto gay». Dovrà versare 10mila euro ad un’associazione che tutela i diritti degli omosessuali.

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Taormina-Carlo(red.) La Corte di Appello di Brescia ha respinto l’appello dell’avvocato Carlo Taormina contro l’ordinanza del Tribunale di primo grado, che lo aveva condannato a risarcire l’associazione ‘Avvocatura per i diritti Lgbti – Rete Lenford’ per le dichiarazioni omofobe e discriminatorie rese durante una trasmissione radiofonica. Lo comunica una nota dell’associazione.
Carlo Taormina, dopo aver espresso giudizi negativi sulle persone omosessuali, aveva sostenuto che non avrebbe mai assunto nel suo studio collaboratori omosessuali. In quelle parole vi era «un evidente intento discriminatorio – spiega Rete Lenford – sanzionato dalla Legge 216/2003, che tutela i lavoratori contro le discriminazioni sul luogo di lavoro».
La Corte d’Appello bresciana ha condiviso quanto già acclarato dal Tribunale, ovvero il carattere discriminatorio alle parole di Taormina, e ha confermato la condanna del noto legale al pagamento di un risarcimento di 10 mila euro all’associazione e alla pubblicazione dell’ordinanza, a sue spese, su un quotidiano a tiratura nazionale.

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