Broletto, a rischio 400 posti di lavoro

Protesta dei dipendenti della Provincia di Brescia che, a seguito della legge Delrio, subiranno il taglio del 50% dell'organico.

broletto-preffettura-provincia(red.) Da mobilitazione ad “occupazione”. Questa la protesta in programma questo venerdì 19 dicembre da parte dei lavoratori della Provincia di Brescia, che, con il riodino degli enti locali, rischiano di perdere il proprio posto.
Nel corso del sit in dei lavoratori delle Province tenutosi il 16 dicembre a Roma, si legge in una nota della Cgil di Brescia, una delegazione ha incontrato al Senato i Sottosegretari Claudio Bressa e Angelo Rughetti e il relatore della Legge di Stabilità, Senatore Giorgio Santini. “L’atteggiamento dei rappresentanti del Governo è stato insopportabile e indisponente- è il commento del sindacato. I rappresentanti del Governo hanno espresso la volontà di mantenere i tagli delle risorse agli enti locali e l’emendamento che taglia il 50% del personale delle Province.
L’emendamento al DDL di stabilità 2015, che dispone una riduzione della dotazione organica di città metropolitane e provincie pari rispettivamente al 30 e al 50 per cento, provocherà l’esubero e la mobilità di migliaia di lavoratori, circa 20mila in tutta Italia. Alla Provincia di Brescia il taglio del 50% della dotazione organica corrisponde a circa 390 persone. “Il taglio delle risorse finanziarie agli Enti locali- spiega la Camera del Lavoro bresciana- costituirà certamente impedimento al trasferimento del personale provinciale presso gli Enti subentranti; il taglio delle risorse alle Province condanna gli Enti ad un futuro dissesto finanziario. Senza risorse e senza personale chi garantirà i servizi fondamentali?”
“Il Governo- continua la nota- decide il taglio della dotazione organica e delle risorse e rimette la responsabilità alle Regioni, ma Regione Lombardia ancora non ha deliberato quali funzioni e deleghe tenere”.
Il sindacato chiede che “Regione Lombardia definisca ora le funzioni e il personale che può essere trasferito, difenda i servizi e l’occupazione. Ma la situazione non fa ben sperare visto che esponenti politici della Regione hanno già pubblicamente dichiarato che la Regione non intende prendere personale senza l’attribuzione delle deleghe e senza le risorse. In questo rimpallo di responsabilità e di incompetenza a farne le spese saranno i lavoratori che perderanno il lavoro e i cittadini che non avranno la garanzia di servizi fondamentali (scuole, strade, controllo dell’ambiente, formazione professionale e politiche attive del lavoro tanto per citarne solo alcune).

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