Polmonite, 52 ancora in terapia intensiva

Diminuiscono i pazienti contaminati ma ancora tante persone a rischio. Per le indagini un operatore idraulico dell’Agenzia Interregionale per il fiume Po.

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(red.) “Come comunicato negli ultimi giorni, si sta sempre di più riducendo il numero degli accessi per problemi respiratori ai pronto soccorso dei Comuni del Bresciano e dell’alto mantovano. Oggi gli accessi sono stati 10 di cui solo per 4 è stato richiesto il ricovero ospedaliero”. Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera in merito ai casi di polmonite nei Comuni del Bresciano e dell’alto mantovano.

CONDIZIONI CLINICHE PAZIENTI. “Per quanto riguarda le condizioni cliniche dei dei pazienti attualmente ricoverati presso le strutture pubbliche dell’ASST Spedali Civili di Brescia, dell’ASST Franciacorta e dell’ASST Del Garda, per problematiche respiratorie plausibilmente riconducibili a polmonite, ad oggi 104 sono in condizioni stabili e 52 sono in fase di remissione e potrebbero essere dimessi nei prossimi giorni, mentre rimangono 5 i casi che sono ancora attualmente in Terapia Intensiva”.

CASI LEGIONELLA. I casi accertati come positivi alla legionella sono, a partire dal 2 settembre, complessivamente 36 (di cui 32 in ATS Brescia e 4 in ATS Valpadana).

CAMPIONAMENTI. “I Tecnici della Prevenzione di ATS Brescia – ha detto Gallera – sono costantemente impegnati nelle attività di prelievo delle acque potabili e non. L’attività di campionamento è stata implementata da ATS Brescia grazie ad un nuovo significativo contributo garantito da un operatore idraulico esperto messo a disposizione dall’Agenzia Interregionale per il fiume Po. Ad oggi sono stati realizzati 299 campioni di cui 155 in abitazioni, 77 da torri di raffreddamento/evaporazione, 54 su reti idriche, 13 dal fiume Chiese e sue derivazioni”.

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