Precipita col furgone, Concesio in lutto per Possi

Tutti sgomenti per la morte del pasticcere 46enne che lavorava nella nota gelateria di via Europa, in Valtrompia. Salma è al Civile in attesa del funerale.

Più informazioni su

    (red.) E’ stata ricomposta all’obitorio dell’ospedale Civile di Brescia dove si trova da venerdì 10 agosto la salma di Jeannes Possi, il 46enne residente in città e con una nota attività di pasticceria e gelateria in via Europa a Concesio, in Valtrompia. L’uomo giovedì 9 mattina aveva raggiunto il rifugio Rosa al Baremone, ad Anfo, per fare una passeggiata in bicicletta con un amico e con l’intento poi di tornare alla base per l’ora di pranzo. Ma la gita si era prolungata fino al pomeriggio e quindi i due, tornati al rifugio, avevano deciso di congedarsi.

    L’amico era sceso in valle da Anfo, mentre il 46enne, dopo aver caricato la propria due ruote sul Fiorino con cui era salito, aveva preferito scendere dal Maniva. Ma nella zona del Passo della Berga e in direzione di Lavenone, forse per una distrazione o un malore, ha perso il controllo del veicolo che è precipitato per circa 500 metri lungo la scarpata. E non c’era nulla, nemmeno le piante, che potessero bloccare la caduta a una certa altezza. A lanciare l’allarme in serata erano stati i familiari non vedendo il congiunto rientrare a casa, tanto che anche l’amico aveva detto di averlo lasciato prima di andare via dal Baremone. Le ricerche erano partite intorno alle 21 con ogni mezzo e fino a quando, in fondo al canale della Spina, è stato trovato il furgone con a bordo l’uomo ormai privo di vita.

    I carabinieri di Collio e quelli di Idro stanno ricostruendo la dinamica per accertare la causa della tragedia, mentre nelle ore successive si procederà anche con il recupero del veicolo finito nella scarpata. A peggiorare la situazione era stato anche il forte maltempo che si era abbattuto sulla zona, tanto da rendere complicate anche le operazioni di soccorso. Quando nella notte la famiglia ha saputo della disgrazia, si è deciso di tenere chiuso il noto negozio di Concesio con tanto di messaggio che spiegava il tragico motivo delle serrande abbassate. L’uomo, che abitava a Brescia, lascia i genitori e due sorelle. Nell’attesa di conoscere la data dei funerali per l’ultimo saluto, tutti a Concesio parlano di una persona gentile e generosa e sempre affabile con i clienti.

    Più informazioni su

    Commenti

    L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.