Lettere al direttore

La Pausa Estiva di Trenord? Come negli anni ’60

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    Da domenica 29 luglio sino a domenica 2 settembre, cioè tutto il mese di agosto, un treno su cinque di Trenord verrà soppresso per la “pausa” estiva. Si tratta di 474 treni giornalieri soppressi nel mese di agosto (il 20% dei 2.200 convogli giornalieri in servizio in Lombardia). Se le corse sono ridotte del 20% allora perché non scontare del 20% gli abbonamenti mensili? La maxi soppressione di treni agostana arriva in soccorso del collasso di Trenord (crisi di mezzi, crisi di personale, crisi organizzativa e tempesta gestionale per il divorzio in atto tra FNM e FS). Mentre gli anni scorsi il “copioso” taglio di treni riguardava solo due o tre settimane del mese di agosto, quest’anno i treni mancheranno per ben quattro settimane.

    La sospensione del servizio ferroviario ad agosto interesserà in modo diverso una trentina tratte lombarde e se nel 2015 veniva giustificata con lo spostamento di risorse per Expo oggi come si giustifica? Così i lavoratori pendolari, ma anche i turisti, rischiano di pagare cari i tagli delle corse di agosto. Essi si sommeranno alle già pesanti decurtazioni estive, non solo per i treni, ma anche di autobus urbani ed extraurbani lasciando come alternativa inevitabile l’uso dell’automobile. Si tratta di una scelta in decisa controtendenza rispetto alla volontà, a parole, di promuovere il turismo grazie ad un servizio pubblico efficiente ed un trasporto meno inquinante. Per pendolari, precari, anziani, studenti e turisti si annuncia un agosto senza servizi minimi di trasporto pubblico.

    Come se fossimo ancora negli anni ’60, quando ad agosto le fabbriche chiudevano i battenti e tutti andavano in ferie. La sola lombardia sviluppa il 20% del turismo straniero in Italia che come è noto si muove molto in treno ma i turisti stranieri si troveranno con un servizio azzoppato. Se è vero che c’è una lieve flessione della domanda è anche vero che essa si distribuisce su tutto l’arco della giornata compresi gli orari dei treni tagliati.

    Dario Balotta Liberi e Uguali della Lombardia

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