Spaccio di droga a Mestre, indagini anche da Brescia

Anche la Squadra Mobile della nostra città impegnata nell'operazione che ha visto arrestare 28 persone alle prese con lo spaccio alla stazione veneziana.

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    (red.) Sono 28 le persone arrestate mercoledì 11 luglio nell’ambito dell’operazione “San Michele” da parte della questura di Venezia. Le persone fermate dagli agenti della Squadra Mobile lagunare sono responsabili di spaccio di stupefacenti ad ampio raggio. Gli arrestati – come si legge in una nota della Polizia – infatti controllavano un intero quartiere, anche con azioni violente, pur di poter liberamente spacciare cocaina ed eroina a qualunque ora. In più c’era un altissimo tasso di mortalità dei consumatori dovuto alla composizione dello stupefacente spacciato.

    Gli investigatori erano partiti proprio da queste morti, 11 in tutto, per ricostruire l’intera rete del gruppo di criminali che nel quartiere Piave di Mestre, vicino alla stazione ferroviaria, dettavano la loro legge. Di mattina, a completamento dell’indagine, è scattata l’operazione che è stata sviluppata su un doppio livello: la parte strettamente giudiziaria con l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare nei confronti degli indagati e un vero e proprio dispositivo di ordine pubblico che ha di fatto interessato tutta la zona nell’intento di bloccare ogni via di fuga ai ricercati e di predisporre, nell’intera area, tutta una serie di controlli collaterali alle indagini.

    Nelle fasi conclusive dell’operazione sono stati coinvolti gli agenti delle Squadre Mobili di Milano, Bologna, Padova, Verona, Vicenza, Rovigo, Treviso, Pordenone, Belluno, Forlì-Cesena, Ravenna, Trento e Brescia. Oltre ai reparti mobili di Padova e Senigallia, gli elicotteri dei reparti di Venezia e Pescara, il reparto prevenzione crimine del Veneto, la polizia postale, la Stradale e la Ferroviaria dei compartimenti, la Scientifica di Padova e i cinofili di Ancona, Padova e Bologna.

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