Ragazzo gioca troppo a consolle: via da famiglia

(red.) Per due anni e con le conseguenze arrivate, però, nelle ore precedenti a giovedì 12 luglio, il tribunale dei Minori di Brescia è stato chiamato a valutare una situazione particolare e delicata. Cioé quella di un ragazzo di 15 anni cremonese, iscritto alla terza media, che gioca troppo ai videogiochi e alla consolle. Una vera e propria dipendenza. Gli esiti, come detto, sono arrivati venerdì 6 luglio quando il giudice ha disposto l’allontanamento del ragazzino dalla famiglia e verso una comunità di recupero.

In realtà, la stessa famiglia è già seguita da tempo dai Servizi sociali a causa dei genitori separati, la madre del ragazzo con problemi di droga e giustizia e la sorella del 15enne affidata a una comunità dopo essere scappata di casa. Da mesi il ragazzo, che ha disturbi di apprendimento, era diventato dipendente dei videogiochi, tanto anche da disertare le lezioni.

E’ stato poi assistito nel reparto di Neuropsichiatria infantile, mentre gli assistenti sociali hanno scritto nella loro relazione, presentata al giudice, che la madre non era in grado di occuparsi del figlio. Poco prima dell’udienza finale che ha stabilito il suo allontanamento, il 15enne ha scritto una lettera al giudice chiedendo di essere lasciato con la madre. Ma niente da fare. E gli agenti di sorveglianza, quando sono andati a prenderlo in casa, lo hanno trovato ancora intento a giocare. Dovrà seguire un percorso di riabilitazione.