Finti rapporti con Vaticano, un bresciano coinvolto

E' un 59enne di Rezzato tra ventisei indagati scoperti da carabinieri della Capitale per due gruppi criminali che avrebbero operato tra l'Italia ed estero.

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    (red.) Il coinvolgimento della provincia di Brescia nell’operazione “Prova a prendermi” condotta dai carabinieri della stazione di Roma San Lorenzo in Lucina riguarda un 59enne di Rezzato che è tra i ventisei indagati tutti accusati di associazione a delinquere, truffa aggravata, furto, riciclaggio internazionale e falso in atto pubblico e privato. I carabinieri, durante le indagini, hanno ricostruito 23 truffe andate a segno e altre 45 tentate per diversi milioni di euro dal marzo del 2017 fino al giugno del 2018 da parte di due gruppi di italiani e stranieri.

    Tutti con base a Roma e attivi in Italia e all’estero. Si parla di colpi a livello di banche, compravendita di opere d’arte, rapporti millantati con il Vaticano oppure come finti funzionari della Banca d’Italia per rimpatriare in nero capitali dall’estero. Diversi i sequestri, di cui 5 milioni di euro, 3 milioni in false banconote e anche un abito da prete che veniva usato per le truffe.

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