Cinghiali, giudice decide su otto indagati inchiesta

Tra gli accusati il presidente della Provincia Mottinelli, il capo della Polizia provinciale Caromani e altri del Broletto e Regione. Da lunedì si valuta.

Più informazioni su

    (red.) Nella giornata di giovedì 21 giugno al tribunale di Brescia si è svolta l’udienza preliminare nei confronti degli otto indagati tutti accusati di come hanno condotto e organizzato le battute di contenimento dei cinghiali e favorendo anche i cacciatori. L’inchiesta coordinata dal pubblico ministero Ambrogio Cassiani ed effettuata sul campo dai carabinieri forestali di Vobarno, ha portato a finire sul banco degli imputati delle personalità importanti, tanto da chiedere la sospensione delle funzioni per un anno.

    I coinvolti sono il presidente della Provincia di Brescia Pierluigi Mottinelli (per lui non è stata chiesta la sospensione dell’incarico), il capo della Polizia provinciale Carlo Caromani e altri a livello di palazzo Broletto e della Regione Lombardia. Per tutti il giudice delle indagini preliminari Cesare Bonamartini deciderà non prima lunedì 25 giugno, anche per un eventuale processo.

    Più informazioni su

    Commenti

    L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.