Depurazione, piani da 23 milioni per evitare multe Ue

Di questi, 13 saranno finanziati dalla Regione Lombardia. Sottoscritti sei accordi di programma tra l'ufficio d'ambito Ato e i gestori del ciclo idrico.

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(red.) Nelle ore precedenti a giovedì 21 giugno l’ufficio d’ambito Ato di Brescia ha sottoscritto sei accordi di programma con i gestori del ciclo idrico per attuare gli interventi sulla depurazione e sull’adeguamento delle fognature. Una soluzione con investimenti da 23 milioni di euro per evitare di avere le sanzioni dall’Unione Europea pari a 368 milioni che potrebbero arrivare tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019. Dell’importo messo nero su bianco giungeranno 13 milioni come finanziamento dalla Regione Lombardia.

Gli enti che hanno sottoscritto gli accordi sono Acque Bresciane, A2a Ciclo Idrico e Azienda Servizi Valtrompia e che permettono di coprire fino al 60% del costo totale delle opere, poi a carico dei cittadini tramite le bollette dell’acqua. Per quanto riguarda i sei interventi, si parla dello stralcio B del collettore fognario intercomunale Lumezzane-Sarezzo per un importo di 2,4 milioni di euro (finanziamento da 787 mila), l’ampliamento dell’impianto di depurazione di Calcinato da 1,4 milioni (finanziato per 956 mila), il nuovo depuratore per San Paolo e Cadignano di Verolanuova da 3,6 milioni (finanziato per 1,8 milioni), l’allargamento della rete fognaria di Rovato da 5,4 milioni (finanziamento per 4,5), il completamento della rete fognaria sempre a Rovato per 1,4 milioni interamente finanziati e l’ampliamento del depuratore di Paratico per 8,8 milioni e finanziato per la metà.

A livello ambientale, ventotto paesi bresciani scaricano i reflui direttamente nei corsi d’acqua, altri diciannove hanno impianti con concentrazioni anomale di inquinanti e tra la bassa bresciana e la Valcamonica 42 paesi ancora non rispettano le direttive europee. In tutto nel bresciano si parla di un piano di investimenti per 1,43 miliardi di euro, di cui l’Ato stanzierà 800 milioni anche per sistemare la questione delle sanzioni. Di tutto questo si occuperà Acque Bresciane con un partner privato da individuare e valutando però il referendum dell’acqua pubblica di fine ottobre. E intanto nei giorni successivi sarà indicata in modo definitivo la posizione del depuratore del Garda come alternative a Visano.

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