Lucchini Rs: super utile di 28,6 milioni di euro

L'azienda ha fatturato oltre 400 milioni di euro e il 78% dei ricavi provengono dall'estero. Ottimi i margini che arrivano da una partecipazione cinese.

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    (red.) l’Assemblea di Lucchini RS Spa ha approvato il bilancio 2017, che ha registrato un utile netto consolidato di 28,6 milioni di euro. I ricavi netti consolidati di Gruppo si sono attestati a 411,6 milioni di euro, in crescita del 5,4% rispetto all’esercizio precedente. Il fatturato estero è stato pari al 78% del totale. Nel corso del 2017 la ripresa dei prezzi dei principali fattori di acquisto come il rottame, le ferroleghe, gli elettrodi ed il metano ha influenzato negativamente la marginalità. 

    Il risultato netto di periodo ha evidenziato un utile pari a 28,6 milioni di Euro, che ha permesso all’azienda di finanziare gli investimenti fatti in impianti e partecipazioni realizzati nell’esercizio, mantenendo un livello di indebitamento estremamente basso, che comunque è leggermente salito per un perimetro di consolidamento diverso in quanto ha visto, nel 2017, l’entrata degli immobili di Lucchini Mamè Forge con il relativo mutuo finanziario. L’organico del gruppo al 31/12/2017 si attestava a 2.105 dipendenti di cui 869 nelle proprie società controllate estere.

    Lucchini Unipart Rail, la JV inglese con Unipart Rail controllata al 60% da Lucchini RS, ha mostrato un fatturato in crescita del 12,5% rispetto all’esercizio precedente, e un utile di 4,0 milioni di Euro.

    Lucchini Sweden, con volumi di vendita in crescita del 12,4% rispetto all’esercizio precedente, ha conseguito un risultato netto di 2,3 milioni di euro in incremento rispetto all’esercizio precedente.

    Lucchini Poland ha registrato un trend positivo di fatturato del 27,8% rispetto all’esercizio precedente e ha chiuso l’esercizio 2017 con una perdita di 0,6 milioni di Euro.

    La JV austriaca Lucchini Central Europe, pur con un fatturato in recupero rispetto all’esercizio precedente (+45,9%), ha conseguito nell’esercizio una leggera perdita di 0,6 milioni di Euro, attribuibile a costi straordinari e a maggiori costi di formazione.

    LBX, la controllata belga, ha registrato un fatturato pari a 6,4 milioni di euro in crescita del 5% rispetto all’anno precedente e una perdita di 0,5 milioni di Euro riferibile essenzialmente all’azione di riposizionamento commerciale della società sul mercato.

    Lucchini South Africa, di cui la Lucchini Rs deteneva a dicembre l’80%, da gennaio 2017 ha completato la fase di localizzazione della produzione di prodotti finiti destinati al mercato locale. La società ha chiuso l’esercizio con un fatturato pari a 15,2 milioni di euro ed un risultato netto negativo di 1,2 milioni di euro, attribuibile ai costi di avviamento. Nel mese di gennaio 2018 è stata ceduta al socio sudafricano Kusini Investment LTD un’ulteriore quota minoritaria del 10% ai fini di ottimizzare il rating BBB-EE della società.

    Lucchini Tool Steel, società italiana commerciale operativa dal 1° marzo 2017 nel settore degli acciai per utensili, ha registrato un fatturato pari a 11,1 milioni di euro e un risultato positivo di 0,1 milioni di euro nei primi 10 mesi di attività.

    Lucchini Mamé Forge, controllata al 90% da Lucchini RS dopo una serie di operazioni di riassetto organizzativo (fusione inversa di Mamè Group in Lucchini Mamè Forge), ha evidenziato volumi di vendita in crescita del +47% e chiude l’esercizio in sostanziale break-even (- 0,2 milioni di Euro), segnando un forte miglioramento rispetto all’esercizio precedente.

    La collegata cinese Zhibo Lucchini Railway Equipment (partecipata al 30% da Lucchini RS) ha conseguito anche nel 2017 un ottimo risultato, con un fatturato pari a 300 milioni di euro e un utile netto pari a 57,5 milioni di Euro.

    Nel mese di aprile è stata costituita la società Lucchini North America, controllata al 100%, che ha iniziato ad operare come società commerciale sul mercato locale con l’obiettivo di sviluppare il business del Gruppo nel mercato statunitense. Nel 2018 la Società intende proseguire lo sviluppo della propria presenza internazionale nonché ricercare ulteriori margini di efficienza, produttività, riduzione dei costi, sviluppo della produzione e delle soluzioni offerte verso settori sempre più innovativi, con focus particolare sul servizio ai clienti, sull’innovazione, sulla digitalizzazione e sulla sostenibilità. L’andamento dei prezzi dei fattori produttivi e le dinamiche protezionistiche internazionali costituiscono i maggiori elementi di criticità esterna.

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