Brescia, scontri piazza Loggia: parlano testimoni

Militanti di Magazzino 47 e del Kollettivo il 28 maggio 2012 cercarono di entrare in piazza alle commemorazioni per contestare ex ministro Cancellieri.

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(red.) Nella giornata di martedì 19 giugno al tribunale di Brescia è proseguito il processo per i fatti accaduti il 28 maggio del 2012 quando, durante le commemorazioni per la strage di piazza Loggia, alcuni gruppi antagonisti avrebbero forzato il cordone di sicurezza per contestare l’allora ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri. Durante l’udienza è stato sentito l’ex dirigente della Digos di Brescia Giovanni De Stavola che ha fornito la propria versione dei fatti.

In pratica, i quattordici membri di Magazzino 47 e del Kollettivo Studenti in Lotta, imputati per quei fatti, avrebbero prima prelevato del materiale da un cantiere di corso Matteotti, poi avrebbero iniziato ad accelerare il corteo verso piazza Loggia nonostante le richieste delle forze dell’ordine di attendere. Lo scontro si consumò in largo Formentone, all’accesso verso la Loggia, quando i militanti avrebbero lanciato di tutto sul cordone di poliziotti.

Anche il titolare di un bar del vicino corso Mameli, sentito in aula, ha detto di essersi visto rubare ombrelloni e arredi e devastare l’attività commerciale. Il processo che coinvolge i quattordici imputati per opera del pubblico ministero Ambrogio Cassiani e davanti al giudice Maria Chiara Minazzato è stato aggiornato al 26 marzo 2019 quando potrebbero essere sentiti nuovi testimoni della difesa, oppure procedere con la sentenza.

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