Maxi evasione da un miliardo, chiesti 75 anni

22 alla sbarra al tribunale di Brescia. A capo uno studio milanese che avrebbe venduto pacchetti agli imprenditore con cui riuscire a non versare le tasse.

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    (red.) Nella giornata di lunedì 18 giugno al tribunale di Brescia è iniziata l’udienza preliminare che vede alla sbarra, tutti con rito abbreviato, 22 persone imputate di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati fiscali. Si fa riferimento alle indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Brescia e che avevano portato a scoprire come uno studio di consulenze milanese vendesse veri e propri pacchetti ai clienti che si rivolgevano per riuscire a non pagare le tasse.

    Tanto che venne scoperta una grande evasione fiscale da oltre un miliardo di euro che aveva portato a otto persone in carcere, altre otto con l’obbligo di presentarsi alla Polizia giudiziaria e nove ai domiciliari. A capo dell’intero sistema ci sarebbe stato lo studio di Graziano Gesti al quale facevano riferimento soprattutto gli imprenditori dell’ovest bresciano che riuscivano anche a farsi assegnare una sede virtuale per non pagare le imposte al Fisco.

    E una di queste risultava persino data alla stazione ferroviaria di Rovato. Per i ventidue accusati, il pubblico ministero Fabio Salamone ha chiesto la condanna di ventuno e l’assoluzione di uno perché il fatto non sussiste. In media sono stati chiesti da 1 anno e otto mesi fino a sei anni e per un totale di 75 anni e sei mesi di reclusione. L’udienza è stata aggiornata a lunedì 25 giugno quando saranno sentite anche le difese.

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