Appalti pilotati, indagato vicesindaco di Ceto

(red.) Si allarga l’inchiesta in Valcamonica, nel bresciano, sul presunto sistema che si sarebbe creato per l’assegnazione degli appalti. A Ceto, oltre al sindaco Marina Lanzetti, un tecnico comunale e tre imprenditori locali, ora è stato iscritto nel registro degli indagati anche il vicesindaco Natale Gaudenzi. Ne dà notizia il Giornale di Brescia citando fonti investigative. L’inchiesta è condotta dal sostituto procuratore di Brescia Antonio Bassolino che ha acceso i riflettori sulle modalità con cui sono stati assegnati i lavori di due opere per un totale di 700 mila euro e di cui una scuola.

La svolta è arrivata dopo che un dipendente comunale ha chiesto e ottenuto di farsi interrogare in procura svelando quello che si configura proprio come un sistema. E ha spinto la magistratura a chiedere una proroga delle indagini. Ma si valuta anche la posizione della Provincia di Brescia, visto che i due bandi contestati sono passati anche dal Broletto. Secondo l’accusa, gli imprenditori concorrenti-amici a pochi minuti dalla scadenza delle offerte aderivano allo stesso momento.

E quando il cantiere veniva assegnato, di fatto ci si spartivano i lavori. Tanto che le aziende vincitrici sarebbero state sempre le stesse della Valcamonica o vicino all’amministrazione. Una situazione che era stata denunciata da un imprenditore fuori dallo schema e facendo partire l’inchiesta che aveva fatto finire nel mirino anche l’ex sindaco dimissionario e arrestato di Malonno Stefano Gelmi.