Incidente mortale a Sarezzo, chi era la vittima

Stefano Piora di 42 anni giovedì era sul quad verso il lavoro in un negozio. Ha avuto un frontale con un'auto e poi è finito contro altre quattro vetture.

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(red.) Si chiamava Stefano Piora, di 42 anni, la vittima del tragico incidente stradale avvenuto giovedì pomeriggio 14 giugno in via Seradello a Sarezzo, nel bresciano. E’ accaduto tutto poco prima delle 15 quando l’uomo, residente con la compagna e la figlia nella vicina Gombio di Polaveno si era messo alla guida del suo quad. Doveva percorrere alcuni chilometri per raggiungere il posto di lavoro come addetto al negozio “Punto Natura” di Sarezzo, non distante dal posto. L’uomo, originario di Tavernole, nel momento in cui stava affrontando la strada, forse non si è accorto di un’auto Opel che procedeva nel senso opposto e che stava per svoltare a sinistra tra i parcheggi della fabbrica Europress.

Quindi il 42enne ha sbattuto prima contro la vettura condotta da una 25enne, poi ha urtato un’altra auto in sosta e infine è volato per alcuni metri colpendo altri tre veicoli tutti parcheggiati. Infine, si è ritrovato ribaltato sotto il mezzo e incastrato. Per prima a dargli soccorso visto lo spaventoso incidente sarebbe stata la ragazza della Opel che era rimasta illesa (poi trasferita all’ospedale di Gardone per precauzione). Nonostante indossasse il casco, l’uomo perdeva molto sangue ed era agonizzante, fino a perdere la vita negli istanti successivi. Sul posto è arrivata l’automedica insieme a un’ambulanza da Villa Carcina, ma i soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare la morte.

Sul luogo sono giunti anche gli agenti della Polizia Stradale di Iseo per i rilievi, mentre i carabinieri di Gardone Valtrompia hanno gestito la viabilità che è rimasta bloccata per un paio di ore per consentire tutte le operazioni del caso. Infine, la salma è stata recuperata dall’agenzia funebre per gli accertamenti conseguenti, mentre due carri attrezzi si sono occupati dei mezzi incidentati tra quad e auto. La strada che collega la Valtrompia verso il lago d’Iseo torna quindi a mietere vittime, come era già successo più volte in passato. Sulla via sono stati posizionati degli autovelox come deterrente, ma i residenti lamentano il fatto che su quel percorso si continua ad andare a velocità troppo alta. Tanto che chiedono al Comune di Sarezzo e alla Provincia di Brescia gestore di adottare altre misure. Ora si è in attesa di conoscere la data dei funerali per la vittima.

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