Via tassa turismo? Garda e Sebino: sarebbe disastro

(red.) Nella giornata di venerdì 25 maggio a Gardone Riviera, nel bresciano, si è parlato della riqualificazione delle imprese di commercio e turismo, ma il tema centrale è stato fin da subito la tassa di soggiorno che viene pagata proprio dai turisti e da investire sul territorio. Il problema riguarda il fatto che nel contratto del futuro Governo e sottoscritto dal Movimento 5 Stelle e Lega si prevede di abolire il tributo. Così si sono levati gli scudi da tutti i Comuni dell’alto Garda bresciano e che in media incassano dai 300 ai 350 mila euro ogni anno dalla tassa.

Da Limone a Salò, da Tremosine a Tignale si dicono tutti contrari alla proposta, almeno che lo Stato non copri il mancato gettito con proprie risorse. Una situazione che però per gli enti locali coinvolti non è certa. Oltre alla mancanza di risorse da investire sul territorio anche tra eventi e servizi per i turisti, i paesi lamentano possibili buchi nel bilancio. Un vero disastro quello paventato dai paesi, compreso Toscolano Maderno che sta rinascendo attraverso la sistemazione della Valle delle Cartiere e i sentieri. E in questo scenario bisogna considerare anche il depuratore del lago di Garda.

L’intenzione è di coprire l’investimento anche attraverso la tassa di soggiorno e se il tributo dovesse essere abolito, il progetto tornerebbe in discussione. Un possibile danno enorme viene definito anche dal lago d’Iseo, in primis dal sindaco di Montisola Fiorello Turla. Qui la quota della tassa è stata usata per migliorare la piazza di Siviano, la palestra comunale, i sentieri e sul lungolago di Peschiera Maraglio. Insomma, parla di danni al turismo se la tassa dovesse essere cancellata in una zona che aveva visto una delle maggiori attrazioni al mondo come The Floating Piers.