Abusi sui figli poi ritrattati, il padre viene risarcito

(red.) La Corte d’Appello di Perugia ha stabilito un risarcimento di 400 mila euro per Saverio De Sario, l’uomo di origine sarda che era stato condannato in via definitiva a undici anni di carcere per i presunti abusi commessi sui due figli tra Brescia e la Sardegna. Condanna che però è stata cancellata a quindici anni di distanza dopo che gli stessi figli, diventati grandi, hanno ritrattato gli abusi e imputato la colpa alla madre, rea di averli spinti a farlo.

La decisione dei figli che smentiva quegli atti ha portato l’avvocato di De Sario, Massimiliano Battagliola, a chiedere e ottenere la revisione del processo alla Corte d’Appello di Perugia che il 21 aprile 2017 aveva assolto l’uomo. Ma nel frattempo, tra il 2001 e il 2003 e tra il 2015 e il 2017, ha scontato oltre mille giorni di carcere ingiustamente. Per questo motivo il legale si era rivolto alla Corte umbra chiedendo un risarcimento di 1,5 milioni di euro.

Il giudice ha acconsentito alla richiesta, anche se ha stabilito meno di un terzo dell’importo, appunto 400 mila. Nella sentenza si parla di come gli anni di battaglia giudiziaria e culminati con la prima condanna avevano portato l’uomo a chiudere la sua attività artigianale e poi a perdere un altro posto di lavoro. Oltre al fatto personale e morale di una vicenda del genere. In ogni caso il suo avvocato ha annunciato di ricorrere in Cassazione per veder riconoscere un risarcimento maggiore.