Vaccini, a Montichiari bimba esclusa da asilo

All'istituto Ottorino Marcolini è battaglia tra la famiglia di una bambina di 4 anni e la dirigenza per la documentazione. Un caso simile in Valcamonica.

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(red.) In provincia di Brescia si torna a parlare di vaccini e soprattutto delle disposizioni previste per legge dal ministero della Salute e rivolte agli studenti che rischiano di essere esclusi perché non in regola. Entro il 10 marzo tutte le famiglie interessate e con i figli iscritti tra asili e scuole elementari avrebbero dovuto presentare tutta la documentazione necessaria. Ma a Montichiari e in Valcamonica, come scrive il Giornale di Brescia, si sono verificate due situazioni particolari.

La più grave e complessa arriva dal paese della Bassa dove una bambina di 4 anni iscritta all’asilo statale Padre Ottorino Marcolini è stata esclusa e dal 10 aprile è costretta a restare a casa perché i genitori non avrebbero adempiuto alle pratiche. Ma è partita una battaglia tra la famiglia che dice di essere in regola, contro la dirigenza che invece non ritiene tale la situazione. In pratica, i genitori dicono di aver consegnato l’autocertificazione a settembre sulla richiesta di prenotazione dei vaccini per la piccola. Ed entro il 10 marzo avrebbero chiesto un appuntamento all’Agenzia di Tutela della Salute (ex Asl) per fissare le date.

Da questa sarebbe arrivata una lettera che prova almeno l’interesse della famiglia al vaccino, ma per ingenti carichi di lavoro non avrebbe ancora fatto in tempo a indicare i giorni di trattamento. Insomma, una serie di documenti o assensi mancati che hanno portato la bimba ad essere esclusa. In Valcamonica, invece, il dirigente di una scuola ha invitato una famiglia a consegnare la documentazione nell’arco di una settimana, pena il mancato accesso del loro figlio. Ma gli stessi genitori dicono di essere in regola.

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