Omicidio Serle, altri quattro sono indagati per falso

Sono il padre e fratello di Mirco Franzoni - già condannato - e due testimoni. Con omertà e dichiarazioni non vere avrebbero depistato indagini e processo.

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(red.) Si torna a parlare dell’omicidio di Serle avvenuto il 14 dicembre del 2014 per opera di Mirco Franzoni che in via Castagneto, nel paese bresciano, uccise con una fucilata l’albanese Eduard Ndoj che poco prima era entrato nella casa del fratello valsabbino con l’intento di compiere un furto. Per quell’episodio, Franzoni è già stato condannato a 9 anni e quattro mesi di reclusione per omicidio volontario. L’ultimo aggiornamento, di cui dà notizia Bresciaoggi citando fonti giudiziarie, è l’iscrizione nel registro degli indagati di altre quattro persone.

Sono il fratello e padre di Mirco, Eugenio ed Ezio Franzoni, oltre ai compaesani e testimoni Dario Sorsoli e il figlio. I quattro nomi sono scritti nelle motivazioni con cui il giudice Roberto Spanò aveva condannato Mirco e disponendo la trasmissione degli atti alla procura per valutare la loro posizione. Da una parte per il presunto atteggiamento di omertà e dall’altra per le, sempre presunte, false testimonianze tanto da portare al depistaggio durante le indagini e al processo.

E ora risultano formalmente indagati. Secondo il giudice, i testimoni al momento in cui si trovavano di fronte all’albanese ferito gravemente avrebbero aspettato prima di chiamare i soccorsi e per definire una strategia di difesa. In più, avrebbero rilasciato dichiarazioni non veritiere su quanto realmente accaduto e per favorire il loro compaesano ora condannato.

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