“Linea supina”: Viviana Beccalossi esce da Fdi

L'esponente lombardo del partito lascia lo schieramento in aperta polemica con la direzione nazionale: "Scelta di dignità. Imbarazzo per la mia presenza".

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    (red.) “Lascio Fratelli d’Italia con grandissimo dispiacere. Una scelta dolorosa, ma ponderata e oggi inevitabile”. Così Viviana Beccalossi, assessore regionale uscente della Lombardia, annuncia il suo addio a Fratelli d’Italia. Eletta consigliere regionale, dopo aver ottenuto la percentuale più alta della Lombardia di Fratelli d’Italia tanto alle regionali (4,8%), quanto nella lista proporzionale alla Camera (4,6%) nel collegio di Brescia, conseguendo un record ‘personale’ di 3.900 preferenze e triplicando i voti di lista rispetto alle precedenti elezioni. Viviana Beccalossi motiva in questo modo la sua decisione:

    “Ho iniziato giovanissima nel Movimento Sociale Italiano, ho proseguito con Alleanza Nazionale e quando si trattò di decidere tra la scelta, decisamente più comoda, di Forza Italia e quella, di certo più avventurosa, di Fratelli d’Italia non ho avuto dubbi nel proseguire il percorso politico all’interno della mia comunità”. “Da un po’ di tempo però – aggiunge Beccalossi – mi sono resa conto che questa comunità è cambiata e che, a torto o a ragione, alcune mie posizioni politiche, peraltro coerenti con la storia della destra lombarda e nazionale, vengono mal sopportate e non condivise. Tutto legittimo, come forse è legittimo imbarcare, per un pugno di voti, personaggi cacciati da altri partiti e dalla moralità quanto meno sospetta. Un comportamento, per il mio modo di interpretare la politica, del tutto inaccettabile”.

    “Ho ritenuto comunque giusto rappresentare la bandiera di Fratelli d’Italia alle ultime elezioni, misurandomi – come espressamente richiestomi dal presidente del partito – con le preferenze, per coerenza e serietà, anche se le occasioni e le importanti offerte per migrare in altri schieramenti, che si sapeva avrebbero ottenuto consensi a doppia cifra, non sono mancate. Oggi, a mente fredda, e a conferma delle mie manifeste perplessità, rilevo che purtroppo una linea politica supina ed ondivaga, spesso guidata dal bisogno di autoconservazione e che vanamente ho cercato di far correggere, ha prodotto numeri modesti, di poco superiori nel dato nazionale al risultato già conseguito alle elezioni europee del 2014”.

    “E ciò, nonostante si sia potuto beneficiare – in ambito nazionale – di presenza e favore mediatico sempre sovradimensionati rispetto la reale rappresentanza politica, e nel momento in cui la forte riduzione di consensi di Forza Italia liberava praterie per una forza di destra che fosse stata in grado di intercettare il desiderio di novità di un elettorato disilluso dalle esperienze passate”. “L’evidente imbarazzo, precedente e successivo al voto, con cui ho avvertito essere tollerate la mia presenza e le mie battaglie – continua Viviana Beccalossi – mi impedisce quindi di proseguire un’azione improntata alla dignità, al sentirsi parte attiva e propositiva di un partito, al poter portare avanti le proprie idee, senza sentirsi estranea a chi ti sta di fianco: sentimenti che vengono prima di un ‘posticino’ o di uno ‘strapuntino’ modello Prima Repubblica”. In merito al suo futuro politico Viviana Beccalossi conclude: “Ringrazio ancora una volta tutti coloro che mi hanno votata e resto a disposizione del presidente Fontana e della maggioranza di centrodestra che governa la Lombardia. La politica, la passione per la politica e il rispetto per le Istituzioni fanno parte del mio dna e, almeno quelle, nessuno potrà negarmele”.

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