“Un sacchetto d’amore” giovedì a Tavernole

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    (red.) Giovedì 15 marzo a Tavernole sul Mella, presso il Museo il Forno – via Forno Fusorio, 1, dalle 21 è i programma lo spettacolo teatrale “Un sacchetto d’amore”. Ore 21. Ingresso 5 euro.

    Cosa si nasconde dietro alle nuove dipendenze comportamentali? Come nascono, in quali contesti sociali e soprattutto familiari?
    Dietro queste patologie che, pur in ambiti diversi, sono in costante aumento, si nasconde un denominatore comune: la mancanza di relazione con noi stessi e con gli altri, l’incapacità di parlarsi e di ascoltarsi. Un meccanismo che si è insinuato nella società e in cui tutti, in un modo o nell’altro, ci ritroviamo inconsapevoli vittime.
    In Un sacchetto d’amore Antonella affronta con la consueta ironia le dinamiche relazionali di oggi, costrette a fare i conti con un mondo sempre più rivolto al consumo, all’opulenza, al bisogno di avere per affermarsi. Un mondo in cui ogni cosa che desideriamo sembra essere a portata di mano, ma poi a mancare davvero sono i rapporti autentici.
    E’ proprio questo che manca nella famiglia di Cinzia dove il marito è troppo preso dal lavoro, la cognata tratta il cane come un figlio, la suocera cucina lasagne e inventa malattie pur di tenere i figli legati a sé, mentre Cinzia si scopre vittima di shopping compulsivo, pensa a strisciare la carta ed afferrare il sacchetto con il nuovo acquisto per cancellare le ansie e far svanire i problemi.
    Poi arriva il giorno in cui i troppi sacchetti esauriscono addirittura il credito di tutte le carte famigliari, svelando contemporaneamente conti in rosso e un uso disinvolto delle rate, portato avanti da tempo e sempre nascosto a tutti.
    Cosa succede quando ci mancano i soldi per soddisfare i nostri innumerevoli bisogni?
    Terapia di gruppo e terapia comportamentale tra nuove amiche e vecchi colleghi di lavoro, aiuteranno Cinzia a rialzarsi e a guardare il mondo da una prospettiva nuova, aiutando anche la sua famiglia a farlo. In fondo la vera ricchezza sta proprio lì, in quel motore che muove il mondo, che non si può né vendere, né comprare: l’amore, un sacco d’amore…ma anche un sacchetto può andar bene!

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