Elezioni politiche e regionali, tutte le info da sapere

Camera e Senato, oltre a Lombardia. Come si vota e cosa serve. Urne aperte solo domenica 4 marzo dalle 7 alle 23. Anche l'elenco completo dei candidati.

(red.) Nella notte di venerdì 2 marzo, a mezzanotte, è scattato lo stop alla campagna elettorale in vista delle elezioni politiche e regionali (anche in Lombardia) di domenica 4 marzo. Sabato 3 è scattato il “silenzio elettorale” aspettando le urne di domenica. Ecco tutte le informazioni su dove, come, quando e chi si vota per quanto riguarda il territorio bresciano. Domenica 4 marzo, dalle 7 alle 23, si svolgeranno le operazioni di voto per il rinnovo del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.

Nelle medesime date si svolgeranno anche le elezioni del Presidente e del Consiglio regionale di Lombardia e Lazio. Lo scrutinio avrà inizio al termine delle operazioni di voto e di riscontro dei votanti, cominciando dallo spoglio delle schede per l’elezione del Senato. Successivamente, dalle 14 di lunedì 5 marzo, nelle regioni interessate, si svolgeranno gli scrutini per le elezioni regionali. Tutti i risultati saranno consultabili sui siti www.interno.gov.it e http://elezioni.interno.it.

Come si vota. La nuova legge prevede un sistema elettorale misto sia alla Camera che al Senato: un terzo dei seggi è assegnato con il sistema maggioritario e due terzi con il sistema proporzionale. Con il sistema maggioritario in ciascun collegio viene eletto un solo candidato: quello che ottiene più voti. Con il sistema proporzionale a ciascuna lista o coalizione di liste sono assegnati i seggi in proporzione ai voti ottenuti, calcolati a livello nazionale e poi redistribuiti nelle singole circoscrizioni territoriali. Ogni candidato che concorre con sistema maggioritario è identificato sulla scheda elettorale perché il suo nome è scritto dentro un rettangolo che non presenta simboli ed è collocato in alto rispetto alla lista o alle liste collegate. Ogni lista o coalizione di liste è collegata a un solo candidato. Con il sistema maggioritario sono assegnati 232 seggi alla Camera e 116 seggi al Senato.

Fac-simile scheda Camera

Fac simile scheda Senato

L’assegnazione dei restanti seggi del territorio nazionale (386 alla Camera e 193 al Senato) avviene con il metodo proporzionale in collegi plurinominali. Per l’elezione della Camera possono votare i cittadini che alla data di domenica 4 marzo hanno compiuto diciotto anni. Per l’elezione del Senato possono votare i cittadini che alla data di domenica 4 marzo hanno compiuto il venticinquesimo anno di età. Per l’elezione della Camera dei deputati la scheda è rosa. Per l’elezione del Senato della Repubblica la scheda è gialla. Ogni scheda è dotata di un apposito tagliando rimovibile, “tagliando antifrode”, dotato di un codice progressivo alfanumerico che sarà annotato al momento dell’identificazione dell’elettore. Espresso il voto, l’elettore consegna la scheda al presidente del seggio. E’ il presidente che stacca il “tagliando” e, solo dopo aver verificato la corrispondenza del numero del codice con quello annotato al momento della consegna della scheda, la inserisce nell’urna. Ciascuna scheda – in un rettangolo – ha il nome e il cognome del candidato nel collegio uninominale.

Nel rettangolo o nei rettangoli sottostanti, sono riportati il simbolo della lista o delle liste, collegate al candidato uninominale, con a fianco i nomi e i cognomi dei candidati (da un minimo di 2 a un massimo di 4) nel collegio plurinominale, secondo il rispettivo ordine di presentazione. L’elettore potrà votare apponendo un segno sulla lista prescelta e il voto si estenderà anche al candidato uninominale collegato. Oppure potrà apporre un segno su un candidato uninominale e il voto si estenderà alla lista o alle liste collegate in misura proporzionale ai voti ottenuti nel collegio da ogni singola lista. Il voto è valido anche se si appone il segno sia sul candidato uninominale che sulla lista o su una delle liste collegate; non è possibile il voto disgiunto, cioè votare un candidato uninominale e una lista collegata a un altro candidato uninominale. E’ vietato scrivere sulla scheda il nominativo dei candidati e qualsiasi altra indicazione.

Tessera elettorale. Il Ministero dell’interno ricorda che gli elettori, per poter esercitare il diritto di voto presso gli uffici elettorali di sezione nelle cui liste risultano iscritti, dovranno esibire, oltre ad un documento di riconoscimento valido, la tessera elettorale. Chi avesse smarrito la propria tessera, potrà chiederne il duplicato agli uffici comunali, che a tal fine saranno aperti da martedì 27 febbraio a sabato 3 marzo, dalle 9 alle 19, e domenica 4 marzo, giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto. Gli elettori sono invitati a voler verificare se siano in possesso di tale documento e, in mancanza, a richiedere al più presto il rilascio del duplicato, evitando di concentrare tali richieste nei giorni di votazione.

Alla Camera sono previsti 232 collegi uninominali, gli altri 386 seggi sono assegnati con il proporzionale a cui vanno aggiunti gli altri 12 seggi nelle circoscrizioni estere. Al Senato i collegi uninominali sono 102 e 207 i plurinominali, oltre ai 6 seggi degli eletti all’estero. Per quanto riguarda il territorio bresciano, i collegi uninominali per la Camera (qui l’elenco completo dei candidati) sono il 3-02 di Lumezzane, il 3-01 di Brescia, il 3-04 di Palazzolo e il 3-03 di Desenzano. Al Senato (qui l’elenco completo) sono il 15 per Lumezzane e il 14 per Brescia. Oltre ai plurinominali. Qui spazio alle liste complete dei plurinominali ed Estero per la Camera e plurinominali ed Estero per il Senato.

Regionali Lombardia

Il Consiglio regionale e il Presidente della Regione sono eletti contestualmente, a suffragio universale e diretto, con voto personale, eguale, libero e segreto, attribuito a liste provinciali concorrenti ed a coalizioni regionali concorrenti, formate da uno o più gruppi di liste provinciali, ognuna collegata con un candidato alla carica di Presidente della Regione. Il numero di Consiglieri è fissato a 80 compreso il Presidente della Regione. È proclamato eletto Presidente della Regione il candidato che ottiene il maggior numero di voti validi sul territorio regionale. Gli altri 79 consiglieri sono eletti con criterio proporzionale sulla base di liste provinciali concorrenti, con applicazione di un premio di maggioranza; un seggio è riservato al miglior perdente tra i candidati alla presidenza. E’ stato abolito il “listino bloccato”. Alle liste collegate al Presidente della Regione eletto sono assegnati: almeno 44 seggi (cioè il 55% dei seggi consiliari) se il Presidente ha ottenuto meno del 40% dei voti validi; almeno 48 seggi (cioè il 60% dei seggi consiliari) se il Presidente ha ottenuto il 40% o più dei voti validi.

Per garantire la rappresentanza di ogni parte del territorio, dovrà obbligatoriamente entrare a far parte del Consiglio regionale almeno un rappresentante di ciascun territorio provinciale, coincidente con le circoscrizioni provinciali esistenti alla data dell’1 gennaio 2012 (Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio, Varese). E’ prevista l’alternanza di genere nelle liste provinciali plurinominali: queste devono essere composte da candidati di entrambi i sessi debitamente alternati per posizione. Inoltre, in ciascuna lista provinciale i candidati di uno stesso sesso non devono eccedere il 60% del totale. La votazione per l’elezione del Presidente della Regione e del Consiglio regionale avviene su un’unica scheda. Ciascun elettore può, a scelta: votare per un candidato alla carica di Presidente della Regione; votare per un candidato alla carica di Presidente della Regione e per una delle liste a esso collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste; votare per un candidato alla carica di Presidente della Regione e per una delle altre liste a esso non collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste (“voto disgiunto”); votare a favore solo di una lista; in tale caso il voto si intende espresso anche a favore del candidato Presidente della Regione a essa collegato.

L’elettore può esprimere fino a due voti di preferenza. Nel caso di espressione di due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della medesima lista. In caso contrario la seconda preferenza è annullata. In Lombardia i candidati presidenti alla Regione sono Dario Violi per il Movimento 5 Stelle, Onorio Rosati per Liberi e Uguali, Giorgio Gori per il centrosinistra, Angela De Rosa per CasaPound, Giulio Arrighini per Grande Nord, Massimo Roberto Gatti di Sinistra per la Lombardia e Attilio Fontana per il centrodestra. Qui l’elenco completo dei candidati consiglieri per quanto riguarda la circoscrizione di Brescia.

Fac-simile scheda regionali

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