Nuovo impianto di energia per la Poliambulanza

Martedì è stato inaugurato alla struttura sanitaria il sistema di trigenerazione: consente di consumare l'energia autoprodotta diventando autosufficiente.

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(red.) Nella giornata di martedì 27 febbraio il presidente della Poliambulanza di Brescia Mario Taccolini con il direttore generale Alessandro Signorini hanno inaugurato, insieme al presidente del Consiglio Comunale Laura Parenza, al presidente dell’Associazione Industriale Bresciana Giuseppe Pasini, quello di AB Angelo Baronchelli e al responsabile Marketing e Vendite di A2A Energia Paolo Bellotti il nuovo impianto di trigenerazione per la struttura sanitaria. L’incontro è stato occasione per un dibattito sul tema della produzione energetica sostenibile e la gestione attiva dei consumi in una struttura ospedaliera rivolta al futuro. L’istituto si è posto da anni l’obiettivo di razionalizzare i propri consumi energetici attraverso la realizzazione di impianti ad alta efficienza, l’approvvigionamento da fonti rinnovabili, il monitoraggio continuo dei consumi e la riduzione degli sprechi con sistemi di “Demand Response”.

L’impianto di trigenerazione realizzato da AB è un sistema ad alto rendimento in grado di soddisfare l’80% del fabbisogno di energia elettrica della struttura, oltre a produrre energia termica e frigorifera recuperando gli esuberi termici dell’impianto. “L’impianto è parte di un disegno più ampio, una visione complessiva che ci spinge ad evolvere, a perseguire costantemente il miglioramento, sia in ambito sanitario che strutturale – ha detto il presidente della Fondazione, Taccolini – l’investimento in un impianto fotovoltaico, l’impiego di energia rinnovabile al 100% certificata da a2a e gli interventi di efficientamento energetico sugli impianti termici ed elettrici sono il completamento di questa nuova prospettiva: dotare l’ospedale di impianti efficienti e flessibili in grado di gestire in modo ottimale i consumi e di rispondere dinamicamente ai fabbisogni interni e alle condizioni di mercato”. La trigenerazione consiste nella produzione congiunta di energia elettrica, termica e frigorifera a fronte di un consumo di combustibile che, nel caso dell’impianto in Poliambulanza, è il gas metano.

L’efficienza globale dell’impianto è tale da permettere una consistente riduzione del consumo di energia primaria e delle relative emissioni di gas nocivi e climalteranti in atmosfera. Il benefico impatto ambientale e il risparmio in termini economici nel medio/lungo periodo porta sempre più strutture sanitarie, come la Poliambulanza, ad implementare sistemi trigenerativi, per gli evidenti vantaggi che portano a questo settore applicativo. “È prevista un’operatività dell’impianto pari a circa 8.000 ore/anno e un rendimento globale dell’87% in grado di garantire un risparmio di energia primaria pari a 7.800 MWh/anno, una riduzione delle emissioni di CO2 e altri gas nocivi pari al 30% e un ritorno dell’investimento entro i 3 anni – aggiunge Taccolini.- L’impianto di trigenerazione è governato da un sofisticato sistema di supervisione che permette di ripartire automaticamente i carichi energetici in funzione dei profili di consumo orari e stagionali”.

La Poliambulanza è un sito pilota per il progetto “Demand Response in Block of Buildings” (DR-BoB), co-finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma “Horizon 2020” per la ricerca e l’innovazione. Obiettivo del progetto è la dimostrazione dei benefici economici e ambientali raggiungibili nella gestione temporale dei carichi energetici in strutture complesse e altamente energivore del settore terziario. Nei dettagli, l’impianto installato è un Ecomax 20 NGS, soluzione modulare in container ubicata all’interno di una centrale costruita ad hoc, con una potenza elettrica nominale di 2.004 kW e una potenza termica cogenerata di 1.900 kWt. L’energia elettrica prodotta viene totalmente autoconsumata per soddisfare le utenze del presidio ospedaliero, destinando le eventuali eccedenze elettriche alla rete.

La quota in surplus di energia termica – soprattutto nel periodo estivo – viene utilizzata da un assorbitore a bromuro di litio per la produzione di acqua refrigerata a 7-12 °C, per il condizionamento dei locali della struttura. La centrale di trigenerazione è stata progettata per ottenere un livello di emissione sonora molto basso, inferiore a 45db a 10m, adeguata al contesto specifico della struttura. “Siamo particolarmente orgogliosi di essere stati scelti da una realtà così all’avanguardia, proiettata nel futuro dal punto di vista sanitario, economico e ambientale – ha detto Angelo Baronchelli presidente di AB.- Poter supportare un’eccellenza del settore sanitario come la Poliambulanza, attiva su un territorio a noi caro anche per motivi di vicinanza geografica, con la nostra esperienza in un settore come l’efficienza energetica, è per noi motivo di soddisfazione e una spinta ulteriore a migliorarci”.

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