Futuro di Brescia sarà più a misura di bicicletta

Soddisfatta la Fiab che ha illustrato il piano, oltre alla mobilità sostenibile, del Comune. Si valuta di spostare su due ruote i movimenti nel centro.

(red.) La città di Brescia e i quartieri collegati saranno sempre di più a misura di bicicletta e quindi di mobilità pedonale. Ne è convinta la Fiab, la federazione italiana degli amici della bicicletta che giovedì 8 febbraio, con l’assessore comunale alla Mobilità Federico Manzoni, ha presentato la legge quadro per il trasporto su due ruote e il piano urbano che sarà in discussione il 19 in Consiglio comunale. Si parla di percorsi ciclopedonali sicuri, zone in cui i veicoli a motore non possono superare i 30 km orari e un potenziamento di BiciMia.

Si tratta di un piano che intende intervenire per i successivi dieci anni raccogliendo risorse a livello comunale, europeo e dagli oneri di urbanizzazione. E per farlo si parte dai numeri, valutando che gli spostamenti interni alla città con i veicoli sono diminuiti, ma sono aumentati quelli all’ingresso. E si punta alla mobilità ciclabile nel 60% degli spostamenti sotto i 5 km, sui percorsi tra casa e scuola, ma anche casa e lavoro. I piani prevedono un aumento anche degli utenti sui mezzi pubblici e proprio sui percorsi pedonali per ridurre, in media, del 20% il traffico su motore.

Per quanto riguarda BiciMia, dalle attuali 76 stazioni e 21.500 abbonati si punta a 100 e quindi ad aumentare i frequentatori del servizio. Interventi sono previsti anche alla rete ciclabile, considerando i quattordici itinerari attuali, dal “ring” fino al percorso del Mella. Al momento ci sono 65 km in buono stato, altri 18 km da sistemare, 19 km da migliorare e in previsione altri 75 km di piste da realizzare. Per un totale di 177 km di ciclabile nell’area metropolitana di Brescia.

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