Lombardia: Arrighini candidato di Grande Nord

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    (red.) Un bresciano tenta la scalata del Pirellone: centrato l’obiettivo delle firme raccolte, Giulio Arrighini è il candidato di Grande Nord alla presidenza di Regione Lombardia. Giulio Arrighini proverà a far sventolare su Palazzo Lombardia e sul Pirellone il vessillo di Grande Nord, il movimento federalista e liberale fondato da Roberto Bernardelli e Marco Reguzzoni.

    «Già domenica sera – annunciano – abbiamo raggiunto il numero necessario di firme per candidare Grande Nord in tutti i collegi di Camera e Senato della Lombardia e del Veneto, nei collegi del Senato in Piemonte ed Emilia-Romagna e per presentare la candidatura di Giulio Arrighini alla presidenza di Regione Lombardia». La raccolta firme prosegue per centrare l’obiettivo delle firme anche per i restanti collegi delle politiche in Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia e per le regionali, per le circoscrizioni provinciali della Lombardia, ma Arrighini è già in corsa per sfidare il candidato del centrodestra Attilio Fontana e quello del centrosinistra Giorgio Gori, i principali “competitor” nella campagna elettorale.

    Ieri Arrighini ha già sferzato il suo principale competitor, dichiarando che «il tema dell’immigrazione va affrontato con grande pragmatismo. Regione Lombardia non può da una parte, con Maroni, firmare gli accordi in conferenza Stato-Regioni per la spartizione delle quote di distribuzione dei migranti e poi dall’altra, con Fontana, fare la voce grossa in campagna elettorale per rimandarli indietro. Al candidato della Lega (ex Nord) chiediamo chiarezza: meno frasi ad effetto per farsi conoscere al grande pubblico e più proposte concrete e attuabili, perché pensare che un presidente di Regione possa decidere di espellere 100mila migranti è una colossale presa per i fondelli nei confronti dei cittadini».

    Imprenditore, Giulio Arrighini ha 55 anni ed è di Brescia, città in cui è nato e dove ha sempre vissuto. Deputato per due legislature dal ‘92 al ‘96 con la Lega Nord, è stato successivamente consigliere provinciale a Brescia per la Lega Padana dal 2004 al 2014. È in quel periodo che presenta, e riesce a farsi votare dalla maggioranza di centrodestra, una mozione per richiedere un referendum per l’indipendenza della Lombardia, sul modello di quello veneto.

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