Verziano, lite tra due detenuti. Tre poliziotti feriti

Lo scontro venerdì mattina in un corridoio durante le lezioni scolastiche. Tre agenti penitenziari sono intervenuti, quindi medicati alla Poliambulanza.

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(red.) Venerdì mattina 19 gennaio, alle 11, si è consumata una lite tra due detenuti – un italiano e uno straniero – nel carcere di Verziano, a Brescia. In quel momento erano in corso le lezioni nelle aule scolastiche dell’istituto di pena, mentre in un corridoio i due carcerati hanno avuto uno scontro dalle cause tutte da chiarire. Per fermarli si sono mossi tre agenti della Polizia penitenziaria, di cui due donne e un uomo, che hanno anche riportato conseguenze. Tanto che si è reso necessario l’intervento di altri operatori dopo che uno dei due litiganti aveva spinto gli agenti.

La rissa è stata poi sedata, ma i tre poliziotti hanno avuto contusioni alle braccia e gambe e alcune escoriazioni, medicate al pronto soccorso della Poliambulanza di Brescia. I due detenuti, invece, sono stati medicati nell’infermeria di Verziano. E dopo quanto accaduto, non sono mancate le reazioni. “La carenza di personale, specialmente nel ruolo femminile, è nota e solo grazie alla competenza gestionale del comandante di reparto, il penitenziario non finisce nel baratro – si legge in una nota del Sinappe, sindacato nazionale della Polizia Penitenziaria.- Il Sinappe si farà portavoce ai livelli superiori dell’emergenza, chiedendone la risoluzione”.

Ed è intervenuta anche la Fp Cgil. “Questi eventi sono sempre più frequenti nelle carceri italiane. Il sistema penitenziario così com’è non garantisce di lavorare in sicurezza – si legge nel comunicato del sindacato.- Chiediamo all’Amministrazione Penitenziaria di farsi carico di quanto accaduto, adottando immediati e urgenti provvedimenti nei confronti di quei detenuti che mostrano insofferenza al rispetto delle regole penitenziarie e delle norme comportamentali all’interno del carcere. Anche attraverso l’allontanamento in altri istituti penitenziari. Esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza agli agenti coinvolti augurando loro una pronta guarigione”.

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