Brescia, incidenti mortali molto diminuiti dal 2000

Da 260 a 61 in diciassette anni e dieci in meno nel 2017 rispetto al 2016. E si punta sulla prevenzione, con educazione stradale e lezioni nelle scuole.

(red.) Incidenti stradali mortali ridotti a un quarto dal 2000 ai primi giorni del 2018 e anche grazie alle numerose iniziative di educazione stradale che vengono proposte. Sono i numeri che riguardano il bresciano e diffusi dalla consigliera provinciale Mariateresa Vivaldini e dal presidente dell’associazione “Condividere la strada della vita” Roberto Merli. Il dato eclatante è che le vittime da incidenti sono calate da 260 a 61 e di dieci tra il 2016 e il 2017. Proseguendo sui numeri, nel 2017 nella nostra provincia sono stati 56 gli incidenti mortali, di cui la metà distribuiti tra la notte e il pomeriggio e in particolare frontali.

La causa principale? I sorpassi azzardati. A perdere la vita nell’anno passato, tra gli altri, sono stati 11 che viaggiavano sui mezzi come passeggeri, ma anche 7 pedoni e nella maggior parte tra i 35 e 64 anni. Roberto Merli, nonostante la riduzione, parla di dati ancora troppo alti e della necessità di fare prevenzione, a partire dalle scuole. Tanto da annunciare di voler scrivere al ministero dell’Istruzione per introdurre un’ora alla settimana di educazione stradale tra le scuole di ogni ordine e grado.

Tra i progetti attualmente in campo c’è il cortometraggio “La folle corsa” e il libro “A spasso con Cecca” per i bambini. Si vuole partire proprio da qui, dai più giovani, sottolineando anche come l’uso di alcol e droghe al volante porti a numerose vittime oppure a restare feriti, ma con lesioni gravi e permanenti.

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