Ponti A21 ed ex Falck, rebus primo e giù il secondo

Dal 22 gennaio in prefettura i risultati delle perizie sul cavalcavia reso instabile dall'incidente-incendio. Demolizione sicura per quello di Vobarno.

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(red.) Un ponte sarà certamente demolito, mentre l’altro si valuta. E’ il destino confermato per il cavalcavia dell’ex Falck a Vobarno, dopo l’urto da parte di un mezzo pesante, e un rebus per quello della sp 24 sull’autostrada A21 a Montirone, entrambi nel bresciano, dopo l’incidente mortale con incendio dei primi di gennaio. A proposito di quest’ultimo, secondo quanto scrive il Giornale di Brescia, da lunedì 22 gennaio la relazione di un tecnico approderà sul tavolo della prefettura per accertare i risultati delle perizie svolte. Il problema riguarda il fatto che il rogo ha colpito con temperature di 700 gradi nelle zone più esterne e, sembra, di 1.500 gradi nella parte centrale.

A questi livelli la tenuta del calcestruzzo è a rischio e quindi potrebbe profilarsi la demolizione e sostituzione con un altro impalcato. Nel caso in cui si dovesse riscontrare che l’infrastruttura può reggere, si punterà su rinforzi attraverso un sistema idraulico e di travi. Altrimenti si punterà sulla rimozione. Secondo i vertici di Centropadane, ai quali subentrerà Gavio dal 15 febbraio nella gestione dell’A21, nell’estrema ipotesi di non tenuta del ponte, saranno sufficienti tre giorni per la demolizione e in quel caso sarebbe interessata anche la circolazione sull’autostrada. Ma serviranno sei mesi per costruirne un altro e avere tutte le autorizzazioni del caso.

In Valsabbia, invece, è stata accertata la necessità di demolire il ponte dell’ex Falck, chiuso da poco prima dell’Epifania. L’autotrasportatore che ha provocato il danno è stato identificato e si è assunto le responsabilità, dicendo di non essersi accorto. In ogni caso, i tecnici del Comune hanno svolto un sopralluogo sul cavalcavia che si trova sopra l’ex provinciale IV verso nord tra l’attuale Valsir e l’Enel di Carpeneda. La situazione pericolosa ha portato a muovere transenne e a chiudere la circolazione, creando anche disagi ai mezzi pesanti che transitano sulla zona. E intanto sono state definite le procedure che seguiranno. Si partirà dalla demolizione del ponte per un costo di 40 mila euro, poi una rotonda momentanea e, nell’arco di tre mesi, quella definitiva.

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