Garda, sequestro di coregone e pescatori multati

150 chili di pesce bloccato da guardie ittiche e associazioni tra Moniga e Toscolano in periodo in cui è vietata la pesca della particolare specie pregiata.

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    (red.) Nei giorni precedenti a mercoledì 17 gennaio e nell’arco di una settimana le guardie ittiche venatorie della Provincia di Brescia hanno compiuto il sequestro di oltre 150 chili di pesce coregone pescato dai bracconieri nel lago di Garda. La zona teatro del blitz in cui sono incappati quindici pescatori è quella compresa tra Moniga e Toscolano. Il coregone è una specie molto pregiata nel Benaco, ma è presente un divieto di cattura e pesca dal 15 novembre al 15 gennaio perché in questo periodo si favorisce il ripopolamento della popolazione ittica.

    I controlli hanno impegnato anche Legambiente e la Lega Abolizione Caccia durante le attività contro la pesca di frodo. Le centinaia di chili di pesce catturate dai pescatori sono state poi distrutte, mentre sotto sequestro sono finite anche diverse reti lunghe 70 metri e bilancini e altri strumenti. In più, è scattata una sanzione totale di 7 mila euro tra i bracconieri. Le guardie ittiche fanno sapere che gli episodi del genere sono calati rispetto a un anno prima, anche perché sono più frequenti i controlli contro la pesca di frodo e favoriti dalle segnalazioni dei residenti.

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