Pietro Giordani, trovati altri pezzi della sua Panda

Lunedì il rinvenimento di pezzi di plastica rossi lungo una scarpata della Gardesana verso Tignale. Le ricerche sono riprese di nuovo martedì con chiaro.

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(red.) Ci sarebbe un’altra svolta nelle ricerche di Pietro Giordani, il 33enne di Gargnano scomparso da casa, lungo la sponda bresciana del lago di Garda, dal 22 dicembre. Nel corso della giornata di lunedì 8 gennaio, infatti, lungo la strada che dalla Gardesana porta verso Tignale è arrivata una segnalazione che potrebbe essere decisiva da parte di un residente. Nel punto in cui non è presente il parapetto, sono stati trovati dei segni riconducibili al passaggio di un’auto e che potrebbe essere precipitata lungo la scarpata.

Una situazione che ha indotto i vigili del fuoco del Soccorso alpino fluviale, quelli che avevano controllato anche il torrente Piovere, a calarsi lungo il precipizio. Più a valle sono stati trovati dei pezzi in plastica di colore rosso, come la Fiat Panda con cui il giovane ha fatto perdere le tracce. Altri elementi della vettura, in particolare un paraurti, era stato trovato pochi giorni prima.

Quindi, si è voluto anche controllare il lago sottostante con l’aiuto della Guardia Costiera. Ma visto l’arrivo del tramonto, tutte le operazioni sono state rimandate a martedì 9. Anche i vigili del fuoco di Trento, attraverso alcuni droni, stanno verificando dall’alto la presenza di elementi legati a Pietro, a partire dall’auto.

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