Brescia, saldi in sordina. Il boom arriva dai musei

Nella settimana dal 24 al 31 dicembre si sarebbero superato il 50% degli ingressi ai siti rispetto al 2016. Vendite: segnali positivi ma anche negativi.

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(red.) Nell’ultimo fine settimana delle feste natalizie sembra che a Brescia città a fare il botto non sia stato l’inizio dei saldi (aperti fino al 5 marzo), ma l’accesso ai musei. In linea anche con il periodo di ingresso gratuito dal 24 al 31 dicembre, sono molti i turisti che hanno scelto la cultura per trascorrere l’ultima giornata del programma “Il Natale come non te lo aspetti”. Tanto che l’assessore competente Laura Castelletti, in attesa di conoscere i risultati ufficiali, ha anticipato che in quella settimana di accessi gratuiti l’afflusso avrebbe superato il +50% rispetto allo stesso periodo del 2016.

Al contrario, per quanto riguarda il primo weekend dei saldi invernali – partiti a Brescia come in tutta la Lombardia e nella maggior parte d’Italia dal 5 gennaio – le voci sono contrastanti. Alcuni negozianti del centro storico parlano addirittura di “catastrofe” e “mai un inizio così pessimo”. E a incidere ci sarebbero diversi fattori, anche se il centro storico era affollato. Da una parte il meteo non positivo, oppure la Ztl in tutta la città o l’apertura dei centri commerciali che stanno monopolizzando il settore.

Senza dimenticare che molti rientravano solo la stessa domenica in vista della ripresa della settimana di lavoro. E alcuni negozi hanno deciso di aprire solo nel pomeriggio. Stato d’animo in contrasto rispetto alle associazioni di categoria. Carlo Massoletti della Confcommercio parla di un 2-3% in più di vendite di questo inizio di saldi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e critica quanti hanno proposto gli sconti prima dei tempi stabiliti. “Il saldo invernale è un affare ghiotto” ha aggiunto la presidente del Consorzio Brescia Centro Francesca Guzzardi.

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